la lettera del tenore

Ex ostaggio a Gaza: "Andrea Bocelli mi ha dato la forza di resistere", e il cantante le scrive

Il tenore alla 85enne Yaffa Adar: "Spero, un giorno, di cantare solo per lei. Non avrei mai pensato che la mia umile voce potesse un giorno rivelarsi così importante"

© Channel 12

"La musica di Andrea Bocelli mi ha dato la forza di resistere" racconta così Yaffa Adar, una sopravvissuta alla Shoah di 85 anni rapita il 7 ottobre scorso dal kibbutz di Nir Oz e liberata il 24 novembre in uno dei primi scambi di ostaggi. La testimonianza della donna è stata raccolta dal programma investigativo israeliano Uvda di Channel 12. "Ogni mattina cantavo a me stessa le sue canzoni e pensavo: 'Dio, forse questo mi porterà una buona giornata. Forse oggi porterà la mia liberazione".

Prigioniera per 49 giorni -

 Nella memoria di molti è rimasto impresso il video dell'anziana signora caricata di peso su una specie di golf car tra i miliziani di Hamas e trascinata con la forza a Gaza. La sua prigionia è durata 49 giorni. Andrea Bocelli è venuto a conoscenza, tramite il produttore Gad Oron, di come Adar abbia ogni giorno canticchiato le sue arie per darsi coraggio. Il cantante lirico si trovava negli Usa durante la cerimonia del suo staff per l'accensione delle candele di Hannukkah. Ed ha subito voluto contattare Adar, scrivendole una lettera trasmessa da Channel 12 nel programma.

La lettera del cantante -

 "Carissima signora Yaffa Adar - scrive Bocelli - vorrei poterti abbracciare! Desidero ringraziarti per l'emozione che la tua storia ha suscitato in tutte le persone che hanno avuto il privilegio di ascoltarla e soprattutto in me che, incredibilmente, ne faccio parte! Davvero non avrei mai pensato che la mia umile voce, questo grande dono che immeritatamente ho ricevuto dal cielo, potesse un giorno rivelarsi così importante! Non c'è premio, applauso, onore o riconoscimento che valga quanto le tue parole, che ti assicuro che non dimenticherò mai".

E ancora: "Grazie a te, d'ora in poi, canterò con rinnovato entusiasmo, con rinnovata fede, con nuova energia. Spero di poterti incontrare un giorno e cantare, solo per te, qualunque cosa tu voglia, così da cancellare, per quanto possibile, il ricordo doloroso di giorni terribili, che non riesco nemmeno a immaginare. Ammiro profondamente il vostro coraggio, che è un esempio per tutti noi. Dall'altra parte dell'Oceano vi invio i miei più cordiali saluti, pieni di gratitudine, ammirazione e affetto".

Uvda ha mandato in onda il filmato della nipote di Adar che le legge per la prima volta la lettera di Bocelli. "Oh! Oh! Oh! Che onore! Andrea Bocelli!" esclama la signora, premendosi la lettera sul petto. 

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