"Riconosciamo l'errore e ci scusiamo". Lo scrivono gli insegnanti della scuola elementare De Amicis di Agna (Padova) al centro di una "rivolta" da parte dei genitori. La polemica era nata dopo la decisione di mettere in scena la recita di Natale senza riferimenti cattolici, senza il nome di Gesù (sostituito da "Cucù") e senza la Natività per non creare, a loro giudizio, malumori nelle famiglie dei bambini di altre religioni.
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"Non era assolutamente nostra intenzione mancare di rispetto ai bambini e alla comunità intera - spiegano in una nota -. Tutto ciò che viene fatto nella scuola è sempre stato fatto a favore della crescita, per una formazione umana, culturale e civile dei bambini. Sottolineiamo il nostro grande dispiacere per questa vicenda. C'è la nostra piena consapevolezza che l'inclusione si fa non togliendo dei riferimenti religiosi e culturali fondamentali, che peraltro connotano la nostra storia e la nostra cultura. Da sempre si opera con l'intenzione e l'impegno di educare nel rispetto e nella sensibilità di tutti".
"Nonostante la modifica purtroppo effettuata su una canzoncina - osservano -, non abbiamo mai pensato di intaccare il significato della Natività che abbiamo comunque valorizzato con altri testi e con la realizzazione dei presepi. L'intento era di trasmettere il messaggio del dono, dell'incontro, del rispetto, dell'uguaglianza, dell'accoglienza, accompagnando tutti a conoscere il vero valore del Natale, senza rinunciare al simbolo del Natale, la Natività".
"Siamo consapevoli del pesante errore che ha urtato comprensibilmente la sensibilità delle famiglie. La dirigente scolastica - precisano - si dissocia completamente dalle scelte effettuate, delle quali peraltro non era stata messa in alcun modo a conoscenza. Ribadisce quanto già dichiarato in relazione al compito della scuola che nel rispetto della storia, dei valori e della cultura del nostro Paese - concludono - educa all'accoglienza, all'inclusione, al rispetto dei diritti di ciascuna persona".