le testimonianze

Omicidio Vanessa, i colleghi: "Aveva paura, lui veniva al supermercato anche 4 volte al giorno"

"A ottobre ci aveva detto che era andata a fare la denuncia per stalking" racconta un collega della donna. Poco dopo il delitto l'uomo era al bar dove "chiacchierava tranquillamente"

Il presunto killer di Vanessa Ballan aveva comportamenti persecutori. Lo confermano i colleghi del supermercato in cui la donna lavorava. La seguiva sul luogo di lavoro, entrava dentro il supermercato anche quattro volte al giorno, faceva acquisti piccolissimi e poi se ne andava. Una presenza "incombente e minacciosa" per la donna che, dopo un periodo difficile, aveva voltato pagina, ritrovando l'armonia con il compagno. Aveva un bimbo di 4 anni e aspettava il secondo da circa 3 mesi. 

Le testimonianze dei colleghi -

 "Nell'ultimo periodo ci aveva detto che aveva paura. A ottobre ci aveva detto che era andata a fare la denuncia per stalking" racconta un collega di Vanessa al Corriere della Sera. 

Con Bujar Fandaj, 41enne kosovaro che secondo la Procura di Treviso l'ha uccisa con 7 coltellate, la donna aveva avuto una relazione terminata nell'estate del 2023. Da quel momento erano cominciate le persecuzioni dell'uomo. 

"Lui veniva qui spesso. Magari lo faceva con la scusa di prendere anche solo una cosa, c'era dei giorni in cui lo vedevamo anche quattro volte in una mattinata. Lei ovviamente reagiva infastidita e nell'ultimo periodo aveva paura" prosegue l'uomo, dipendente del supermercato di Castelfranco Veneto. Un'altra collega della 26enne, Tatiana, manda un messaggio a nome di tutti citato dal quotidiano il Messaggero: "Siamo profondamente scossi e addolorati. Facciamo le nostre condoglianze alla famiglia. Parleremo con l'azienda perché vogliamo fare qualcosa per ricordare Vanessa". Tatiana conferma che vedeva passare Bujar spesso nel supermercato: "Era tranquillo a prima vista ma non gli ho mai parlato".

Dopo il delitto era al bar -

 Bujar era conosciuto anche al bar accanto al supermarket. Il titolare, sempre intervistato dal Messaggero, lo descrive così "È un interista sfegatato. Viene spesso qui per un caffè, un pacchetto di sigarette. Mai dato problemi. Sembrava una persona tranquilla". Anche tre ore dopo aver accoltellato Vanessa Ballan, l'uomo è entrato in un bar a San Vito di Altivole, dove abita. "Ordina una birra, che beve tranquillamente, chiacchierando con noi e con una cliente di tatuaggi" raccontano la banconista e la titolare. "Era tranquillo, ha parlato del tatuaggio che si era fatto di recente, legato a una donna passata, ha bevuto la sua birra come se niente fosse, ma prima di tutto aveva chiesto di andare in bagno". Ora i filmati delle telecamere del locale sono al vaglio degli inquirenti. Serviranno a stabilire se l'uomo abbia lavato via eventuali tracce del delitto.

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