"La politica agricola comune (PAC) sarebbe stata a lungo - e continua a essere - uno dei pilastri dell'Unione Europea e garanzia per la nostra produzione agricola". Lo ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all'assemblea di Confagricoltura. "Questi gli obiettivi indicati: incrementare la produttività agricola, assicurando lo sviluppo razionale della produzione; assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. Infine - ed è un elemento di novità - assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori", ha spiegato il capo dello Stato.
L'agricoltura "più e meglio di altri settori è stato un volano di crescita e innovazione, protagonista nella gestione e tenuta del territorio e dello sviluppo. Dobbiamo esserne orgogliosi, per il livello di qualità e di produzione di ricchezza raggiunti, per la profonda rivoluzione sociale che, anche nelle campagne, ha reso effettivi i principi di eguaglianza sanciti nei primi articoli della nostra Carta", ha detto il presidente Mattarella.
Per il capo dello Stato il comparto agricolo è "centrale, sinonimo di benessere", e sull'agroalimentare "si misura la stabilità internazionale". Tanto più ora, ha rilevato, che "la fame è uno spettro che si aggira nuovamente nei territori in guerra, e non solo; e si presenta, inoltre, nelle aree soggette a desertificazione".
"L'agro-alimentare è anche un veicolo di pace. Libertà, coesione sociale, sostenibilità, Europa, sono valori ben presenti al mondo delle imprese agricole che sanno di essere protagoniste di una stagione di rinnovata vitalità. Con la resilienza caratteristica degli agricoltori". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento all'assemblea di Confagricoltura.