nuovi elementi

Riforma fiscale, bonus a genitori che tornano in Italia | Resta il nodo agevolazioni alle società sportive

E' ricco il pacchetto di decreti legislativi che per una parte ha avuto già il via libera, per l'altra invece vedrà la luce nell'ultimo Cdm dell'anno, tra una settimana. Rinviata l'Irpef a tre aliquote

Nuovi elementi vanno ad arricchire il disegno della riforma fiscale avviata dal governo Meloni. Agevolazioni più vantaggiose per chi rientra in Italia con figli; un nuovo calendario per i versamenti fiscali; l'avvio della Global minimum tax. E uno schema di riordino del settore dei giochi online. Sul cui tavolo però resta ancora da sciogliere il nodo delle agevolazioni per i calciatori e alle società  sportive: per il momento nessun bonus, ma il tema resta aperto per una valutazione complessiva. Al palo, per il momento, anche l'Irpef a tre aliquote. E' ricco il pacchetto di decreti legislativi di attuazione della delega fiscale che per una parte ha avuto già il via libera, per l'altra invece vedrà la luce nell'ultimo Cdm dell'anno, tra una settimana. 

Rinviata di una settimana l'Irpef a tre aliquote - Il via libera alla nuova Irpef a tre aliquote è slittato per consentire il necessario "coordinamento" con la manovra, che ne stanzia le risorse. Il decreto slitta di una settimana, all'ultimo cdm dell'anno, che si svolgerà quindi a valle del via libera del Senato al testo blindato della manovra. "Si è preferito un rinvio di qualche giorno per consentire un coordinamento tecnico in coerenza con la legge di Bilancio in via di approvazione. Un atto di grande serietà che conferma la volontà  del governo di coniugare le esigenze dei cittadini e l'equilibrio dei conti pubblici", puntualizza il viceministro dell'Economia Maurizio Leo. Che assicurando che la "rivoluzione fiscale" dell'esecutivo prosegue "a ritmi serrati, e nel pieno rispetto dei tempi previsti", promette altri decreti delegati al prossimo Cdm.

Via libera sulla regolamentazione della fiscaità internazionale - Incassano intanto il disco verde definitivo di Palazzo Chigi il decreto sulla fiscalità  internazionale e quello su adempimenti e versamenti. Con il primo arrivano la Global minimum tax per le multinazionali, le norme sulla residenza per le persone fisiche e per le società, le norme sul 'reshoring', per incentivare le imprese a riportare le attività  in Italia e quelle sul cosiddetto rientro dei cervelli. Queste ultime in particolare tengono conto di alcune delle modifiche chieste nel parere sul decreto espresso dalle Camere.

Agevolazioni per chi rientra in Italia - Chi ritorna in Italia con figli piccoli o diventa genitore sul territorio nazionale e ne diventa residente, avrà  un'agevolazione rafforzata che sale al 60% rispetto al 50% per gli altri lavoratori, che devono essere in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione. Sono invece esclusi dai vantaggi i calciatori e il decreto non recepisce nemmeno il parere delle Camere di valutare delle agevolazioni per le società  sportive anche sotto forma di credito d'imposta il tema, però, si apprende da fonti dell'esecutivo, è ancora oggetto di approfondimento.

Calendario degli adempimenti fiscali - Il secondo dlgs cambia il calendario degli adempimenti fiscali: l'anno prossimo le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e delle società dovranno essere inviate entro il 30 settembre e non più entro il 30 novembre. Per allentare la pressione sul fisco, inoltre, ad agosto e dicembre i contribuenti saranno lasciati senza adempimenti.

Ok riordino dei giochi pubblici - Approvato in prima lettura anche un nuovo decreto legislativo per il riordino dei giochi pubblici a distanza (quelli su internet, in tv o al telefono; per quelli fisici e case da gioco invece resta la disciplina vigente). Le principali novità riguardano le concessioni, con durata massima di 9 anni e senza rinnovo. Il concessionario sarà  tenuto a versare un "una tantum" di 7 milioni per ogni concessione richiesta (fino ad un massimo di 5) e un canone annuo di concessione pari al 3% del margine netto. Il concessionario dovà  anche investire lo 0,2% dei ricavi netti (con tetto di 1 milione l'anno) in campagne informative o iniziative di comunicazione responsabile. Previste anche tutele per i giocatori e una stretta sull'offerta di gioco illegale. Si delinea "un quadro generale in grado di delineare l'intera struttura del sistema e per bandire le nuove gare", sottolinea Leo, "mettendo fine alla stagione delle proroghe". 

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