Carcasse di cervi e di daini, in tutto ottanta, sono state trovate dai carabinieri forestali nel Novarese, ad Agrate Conturbia, un piccolo centro di poco più di 1.500 abitanti a sud del Lago Maggiore, in un territorio di lievi colline, a trenta chilometri dalla città. Un agricoltore del posto è stato denunciato per i reati di uccisione di animali per crudeltà e senza necessità, porto abusivo di armi e furto venatorio. Dalle carcasse infatti non sono state prelevate parti per utilizzarne la carne e nemmeno per farne trofei. La scena che i carabinieri si sono trovati di fronte era una sorta di mattanza, senza capirne la ragione.
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La scoperta dei grandi ungulati uccisi è stata fatta dopo una segnalazione arrivata ai carabinieri di un numero insolito di animali morti in un'area agricola. I militari quando sono arrivati in paese hanno trovato le carcasse, soprattutto di maschi e con evidenti segni che riconducevano al fatto che l'abbattimento fosse avvenuto a colpi di arma da fuoco.
Gli ungulati erano tutti più o meno vicini tra loro, in una stessa zona, e il loro stato ha permesso di capire che erano stati colpiti in un arco di tempo ristretto. Erano nei campi, con le carcasse del tutto integre. L'osservazione del luogo e le indagini condotte dai carabinieri forestali hanno portato via via a restringere il campo tra gli eventuali sospettati, così la Procura di Novara ha emesso un decreto di ispezione sulle carcasse, per estrarre le munizioni.
Lo scopo era quello di tenerle da parte per un confronto balistico utile a determinare poi quali armi avessero ucciso gli ungulati nei giorni precedenti. La Procura ha disposto inoltre la perquisizione nei confronti un indagato, un agricoltore del paese privo di licenza di caccia.
A entrare in azione sono stati i carabinieri forestali della vicina Lesa, con il supporto dei nuclei forestali di Novara e di Oleggio. Nelle proprietà dell'agricoltore poi denunciato i carabinieri hanno trovato molte armi. Dodici erano a canna lunga, detenute per uso sportivo e c'erano anche una pistola, dei coltelli da caccia, numerose munizioni, puntatori e ottiche di precisione e un laccio metallico. Tutto materiale utile se lo scopo sia la caccia. L'uomo aveva anche un trofeo di cervo. All'agricoltore poi sono stati sequestrati anche i dispositivi informatici in suo possesso, con l'intenzione di metterli a disposizione per le successive analisi forensi.