"Almeno 215 milioni di dosi di vaccini contro il Covid-19 acquistati dai Paesi dell'Ue al culmine della pandemia sono stati buttati via per un costo stimato per i contribuenti di 4 miliardi di euro". È quanto emerge da un'analisi del sito Politico, che si basa sui numeri forniti da 19 Paesi europei. I calcoli mostrano che i Paesi dell'Ue hanno scartato una media di 0,7 vaccini per ogni membro della loro popolazione.
L'analisi -
Si tratta di una stima al ribasso, ritiene il sito, perché non tutti i Paesi membri hanno dati aggiornati sull'andamento delle campagne di vaccinazione. Il numero di dosi gettate perché non utilizzate entro la loro scadenza potrebbe essere molto più alto, avvertono gli autori. In cima alla classifica c’è l’Estonia, che ha cestinato più di una dose per abitante, seguita dalla Germania, che ha anche buttato via il maggior volume di dosi. Mentre l’Italia si posiziona al quinto posto, con lo 0,8% di vaccini pro capite finiti nella spazzatura, preceduta da Olanda (0,91) e Slovenia (0,94).
Le stime sul totale delle dosi -
Se si considera invece il numero totale di dosi mandate al macero, l'Italia è al secondo posto con poco più di 49 milioni di vaccini gettati (il 31,16%), preceduta, appunto, dalla Germania con 83 milioni di dosi. Una spiegazione, deriva dal fatto che i produttori di vaccini hanno introdotto nuove versioni adatte alle più recenti varianti di Covid-19, rendendo obsoleti i vecchi vaccini e aumentando le probabilità di essere scartati. Politico stima, dunque, il valore dei 215 milioni di vaccini sprecati in oltre 4 miliardi di euro sulla base dei vaccini riportati dai media. Per i Paesi invece che hanno riportato solo il numero di vaccini distrutti, senza fare una distinzione per tipo di vaccino, l’analisi ha è stata condotta prendendo in considerazione un prezzo medio ponderato di 19,39 euro, calcolato in base ai dati forniti dai Paesi che hanno fornito una ripartizione.