E' morta a 62 anni la pianista e cantautrice fiorentina Susanna Parigi. A dare la notizia della sua scomparsa è stata, in maniera inusuale, lei stessa, con un post pubblicato postumo sui suoi canali social. "Se vi scrivo è perché sto camminando verso la casa del Padre - ha scritto -. Volevo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino in questo anno di tribolazioni. Sono state tante e meravigliose e generose". Nel corso della sua carriera Parigi aveva pubblicato dieci album e collaborato con numerosi artisti italiani, da Fiorella Mannoia a Riccardo Cocciante passando per Claudio Baglioni e Raf.
Formatasi musicalmente al conservatorio di Firenze, Susanna Parigi ha iniziato la carriera di cantautrice nel 1987, scoperta da Vincenzo Micocci, pubblicando il singolo "Un anello di fumo". E' del 1995 il primo album, "Scomposta", prodotto da Vince Tempera. Le note di copertina furono scritte dal filosofo Umberto Galimberti che avrebbe poi curato i monologhi del successivo tour teatrale della cantautrice. Al primo lavoro ne sarebbero seguiti altri nove da solista, l'ultimo dei quali, "Caro m'è il sonno", prodotto da Taketo Gohara, pubblicato nel 2022.
Nel suo messaggio finale ha voluto ringraziare i suoi studenti così come i grandi artisti con cui ha lavorato. "Volevo ringraziare i tantissimi allievi che ho avuto la fortuna di conoscere in questi anni - ha scritto -. Con molti è nato un rapporto stretto, fatto non solo di musica, ma anche di ricerca ed emozioni. Vi auguro il meglio perché il mondo che sembra rovesciare in modo inevitabile, con voi forse ha una speranza. Ringrazio i grandi artisti che mi hanno permesso di lavorare con loro: Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Tony levin, Raf, Pat Metheny e poi Corrado Augias, Lella Costa, Marco Travaglio. Ringrazio ovviamente i miei storici musicisti e anche quelli con cui non suonavo più da tanto tempo. Ognuno mi ha regalato un pezzo di vita". Con tutti questi Susanna Parigi ha messo a disposizione il proprio talento sotto varie forme: come pianista, come fisarmonicista e anche come corista. Per alcuni, come per Musica Nuda, scrisse anche testi, mettendo a frutto la sua passione per la letteratura e la poesia. Nel 2015 aveva anche pubblicato un libro, "Il suono e l'invisibile - La musica come stile di vita".
Gli ultimi ringraziamenti sono andati ai parenti e alla grande compagna di vita: la musica. "Scusate se scrivo a getto, ma il momento è difficile. Ringrazio i preziosi amici stretti e la mia famiglia che ha fatto molti sacrifici per darmi questa possibità.Sono stata fortunata ad avervi accanto nel mio percorso di vita. E poi ringrazio la musica, sempre con me, sempre presente, con un rapporto tempestoso ma che ha riempito la vita". Pur in un momento così difficile, la Parigi ha voluto dedicare un pensiero ad altre che soffrono e alla condizione della donna in generale, salita agli onori delle cronache per fatti tutt'altro che positivi. "Me ne vado con una grande sofferenza, immensa, per quello che accade alle donne quotidianamente - ha scritto -. Dovevamo pensarci prima, almeno otto anni fa. Il lavoro da fare è una rieducazione pesante degli uomini, ma non solo. Le donne devono imparare a percepire i segnali e a non accettare nessuna forma di possessione. Ecco vi auguro ogni bene e grazie per avermi seguito in tutti questi anni".