Montagna

Alto Adige, Dolomiti: slow snow sulle piste e senza sci

Tra le cime di Obereggen all’Alta Badia la neve in tutta lentezza

di Nadia Baldi

Vivere l'Alto Adige e le Dolomiti - meraviglia riconosciuta e protetta dall’Unesco – in inverno è sinonimo di sci. Ma non fermiamoci all’apparenza. Ai piedi del massiccio del Latemar, a Obereggen, a 17 minuti d’auto da Bolzano, si vive una pura emozione a partire dal paesaggio spettacolare che invita sì a sciare, ma non solo; ci sono attività alternative a cui il nostro viaggiatore non saprà dir di no. Ed anche spingendosi più ad est, in Alta Badia, si può far felice anche chi va in vacanza con uno sciatore, ma non intende lanciarsi in pista, senza sensi di colpa.

Il nostro viaggiatore arriva nel cuore delle Dolomiti, in val D’Ega, dove nel corso di pochi anni sono stati realizzati 18 impianti di risalita, 50 km di piste, una lunga pista illuminata per le sciate in notturna, uno snow park a 2.032 m di altitudine e un fun park fra i più divertenti delle Alpi, oltre a due interminabili piste da slittino di cui una con illuminazione (info su www.valdega.com)

La modalità slow snow inizia riempiendo lo sguardo sul paesaggio mozzafiato di questa destinazione, ciaspolando o passeggiando con scarponi da neve lungo i sentieri curati del comprensorio, volendo anche al chiaro di luna, passando in mezzo alla natura, su percorsi facili, pianeggianti, ideali anche con bambini. Spesso si incrociano cerbiatti e lepri, osservabili a distanza nei boschi silenziosi che da Obereggen portano verso l’;Alpe di Pampeago procedendo si raggiungono diversi rifugi dove poter godersi una pausa per leggere un libro o fermarsi semplicemente a contemplare le vette. Si raggiunge lo snow park dove si può spendere qualche minuto a osservare a bocca aperta salti ed evoluzioni dei ragazzi che volano letteralmente, ruotano e fanno acrobazie adrenaliniche sugli ostacoli, fra i quali un raro halfpipe. Oppure si può stare per qualche minuto a bordo della pista Toler per lo skimovie, tifando per uno o l’altro dei gareggianti che vengono filmati nella performance, o in alternativa si può sfidare, sci ai piedi, un amico partendo dal cancelletto come i campioni di sci per poi riguardarsi sul file-video della gara scaricato (info su www.obereggen.com). 

Il martedì e venerdì sera dalle 19 alle 22 si slitta per 2 chilometri e mezzo, meglio se dopo aver gustato una cioccolata calda ed uno strudel alla malga Epircher Laner, aperta per l’occasione. Il martedì è dedicato agli studenti universitari (con prezzi agevolati) che si ritrovano in gruppi in un’atmosfera da festa in bianco fra aperitivi al disco-bar Loox e discese veloci sugli sci, sugli snowboard (nel nightpark, 1800metri lungo la pista Obereggen) o sugli slittini. Chi invece slitta durante il giorno, in tutta calma sfrutta entrambi i tracciati dell’impianto Ochsenweide e ritaglia del tempo per la sosta solarium con pranzo o merenda gourmet nei rifugi del comprensorio. All’Oberholz l’abbronzatura si prende a 2100 metri in un rifugio di design emblema dell’immersione totale nella montagna, grazie alla scelta gastronomica di piatti tipici di montagna - che da fine dicembre si potranno gustare anche a cena prenotando l’AperOberholz - e alle vetrate panoramiche sulle vette circostanti. Ancora più in alto a 2200 metri il Rifugio In.Tresca, in cima alla seggiovia Tresca, il nostro viaggiatore assapora a tutte le ore del giorno carni ricercate come il diaframma di cavallo, le bistecche di mucca grigia locale, lo stinco di agnello cotto a bassa temperatura, seduto di fronte ad una corona di vette da cartolina. Ma perché sia veramente slow la vacanza sulla neve deve avere anche il relax del wellness alpino, ideale all’hotel Sonnalp, un garnì appartato ma direttamente sulle piste di Obereggen, dove concedersi calde immersioni nella sky pool vista Latemar e Catinaccio, oppure abbandonarsi a massaggi all’arnica o ai sali e impacchi al fieno.

In Alta Badia alla ricerca dello slow snow alternativo allo sci il nostro viaggiatore viene accompagnato da chi ci vive, Nos Ladins, cioè Noi Ladini. Si tratta di una rassegna che dà la possibilità a chi frequenta l’Alta Badia di fare esperienze a fianco dei protagonisti indiscussi del territorio, innamorati dei luoghi in cui sono nati e cresciuti, e delle tradizioni millenarie che continuano a conservare. Si può dunque passeggiare nel bosco con Helga, esperta di erbe aromatiche, l’11 gennaio o il 14 marzo; si può partecipare ad una dimostrazione tenuta da un soccorritore sulla neve e dal suo cane su come l’uomo e gli animali riescano a collaborare salvando vite umane (27 dicembre, 24 gennaio, 7 febbraio e 6 marzo); si può imparare a fare il pane tipico altoatesino con un giovane panettiere, oppure conoscere l’arte della tessitura, tramandata di generazione in generazione, cimentandosi personalmente nelle creazioni al telaio (10 gennaio e l’8 febbraio 2024); si può seguire Arthur nelle sue lezioni di telemark, una disciplina sciistica elegante e sinuosa, una danza più che una sciata. Info su www.suedtirol.info e altabadia.org.