Gli italiani scappano dalle grandi città a causa del caro-affitti. È quanto emerge da una ricerca di Immobiliare.it che evidenzia un boom di richieste in provincia. Sono soprattutto le città ben collegate e vicine ai grandi capoluoghi a essere favorite. L'analisi ha preso in considerazione Lombardia, Piemonte, Sicilia ed Emilia-Romagna e dunque le città che orbitano attorno a Milano, Torino, Palermo e Bologna.
I capoluoghi più gettonati -
Analizzando la variazione del prezzo medio al metro quadro e della domanda nel terzo trimestre 2023 rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, si registra un +108% della domanda per il comune di Mantova, +50% per Brescia, per Lodi un +43%. Nei dintorni della capitale, è Rieti ad aver attirato l'interesse, con un +144% della domanda nei 12 mesi, mentre Latina registra un +7,6%. In Piemonte si registra un +83% della domanda nel Verbano Cusio Ossola, che può essere collegata sia alla fuga da Torino che da Milano (poiché Milano è la grande città più vicina). All'aumento della domanda corrisponde anche un aumento dei prezzi in tutti i capoluoghi: nello stesso periodo di riferimento, la variazione per Mantova è +7,8%, per Brescia +6% e per Lodi +3,9%.
Calo della domanda nelle grandi città -
Allo stesso tempo, è scesa la domanda su Milano, calata in 12 mesi del -15,2%, con un aumento dei prezzi del 10%. In Emilia-Romagna si registra in generale un calo della domanda ovunque, fatta eccezione per Parma, dove si registra sui 12 mesi un +14,2%. Per quanto riguarda Palermo, si evidenzia il +45% nella domanda di affitti a Catania e il +39% a Trapani. A Catania il relativo aumento dei prezzi segna un +10,5%.
Colpa della pandemia e del cambiamento climatico -
La ricerca è anche quella del "verde". A rilevarlo è Antonio Intini, chief business officer di Immobiliare.it: "Post pandemia c’è stata una forte ricerca di qualcosa di diverso fuori dalla città, ricerca che continua - dice a LaPresse -. Si è parlato di 'esodo' post Covid, anche se questo in parte è rientrato, resta la ricerca ad esempio del verde, sia dentro che fuori dalle città. Si cercano sempre più spazi esterni e giardini, che si trovano di più in capoluoghi più piccoli". Un esempio è il boom della domanda nel Verbano Cusio Ossola, considerata una provincia molto verde, tra il Lago Maggiore e le Alpi. "Ma anche in città la tendenza a cercare questi aspetti è rimasta: a Milano è quadruplicata la richiesta di balconi", dice ancora Intini. "Le città sono ormai invivibili. Cambiamento climatico, caldo torrido. D'estate nella Pianura Padana si superano i 40 gradi: è normale che una fetta di persone sia spinta ad andarsene dalle grandi città, e magari a vivere in quote più elevate" dice a LaPresse Luca Mercalli, climatologo e divulgatore scientifico. "C’è anche più gente che può lavorare a distanza. Io ho fatto questa scelta anche personalmente proprio per via del riscaldamento globale, la situazione peggiorerà" aggiunge.
Le città più care -
Milano resta comunque il capoluogo di regione più caro d'Italia per gli affitti, seguito da Firenze, Bologna e Roma. Il capoluogo lombardo vede, secondo i dati di Immobiliare.it, a inizio dicembre una media di 22,7 euro al metro quadro per gli affitti, Firenze 20,6, Bologna 17,7, a Roma 15,5. Poi arrivano Venezia (14,9 euro al metro quadro), Napoli (13,4), Cagliari (12,9), Trento (11,3), Bari (11,2) e Torino (10,8). Milano domina anche la classifica come capoluogo più caro per l'acquisto casa, secondo i dati aggiornati a fine novembre 2023, con 5.323 euro al metro quadro di media. Seguono Bolzano (4.671), Firenze (4.143), Bologna (3.412), Roma (3.337), Venezia (3.114), Trento (2.998), Siena (2.970), Rimini (2.782) e Napoli (2.779).