Si interrompe la corsa di The Last of Us: Factions, gioco multiplayer ambientato nell'universo della saga creata da Naughty Dog: con un messaggio sul suo sito ufficiale, la software house ha confermato le indiscrezioni delle ultime settimane annunciando ufficialmente di aver cancellato lo spin-off della saga PlayStation al fine di consentire ai suoi dipendenti di lavorare su nuovi e ambiziosi progetti single-player.
Nato da una costola di The Last of Us: Parte II, Factions avrebbe dovuto essere un'evoluzione della modalità multiplayer già presente nel primo capitolo di The Last of Us, e studiata da Naughty Dog come una delle esperienze "Games as a Service" previste da Sony per aggredire un mercato che, al momento, non le appartiene.
La creazione di The Last of Us: Factions è stato lunga e travagliata, con alcune voci di corridoio che parlavano di un intervento da parte di Bungie per reindirizzare sulla "retta via" gli sviluppatori di Naughty Dog e permettere loro di creare un'esperienza più coinvolgente nel lungo periodo. Bungie, che è stata acquisita da Sony per 3,6 miliardi di dollari ma continua a lavorare come azienda indipendente, avrebbe infatti trovato il modello scelto dai creatori di Crash Bandicoot e Uncharted "insoddisfacente" e incapace di tenere incollati i giocatori per anni. Sebbene le voci non siano mai state confermate ufficialmente, qualche riferimento indiretto alla questione è incluso nel messaggio svelato da Naughty Dog sul suo portale.
"Sappiamo che molti di voi aspettavano notizie sul progetto che avevamo identificato internamente come 'The Last of Us Online'. Non è facile dire una cosa simile: abbiamo preso la decisione di interrompere lo sviluppo del progetto", si legge nel messaggio. "Il team multiplayer ha lavorato alla pre-produzione di questo gioco sin dallo sviluppo di The Last of Us: Parte II, realizzando un'esperienza che credevamo fosse unica e dal potenziale incredibile. Mentre il team continuava a lavorare sul concept di The Last of Us Online, la visione è stata finalizzata, il gameplay è diventato sempre più rifinito e soddisfacente, e lo studio era davvero entusiasta della direzione generale".
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"Una volta iniziata la fase di produzione vera e propria, però, abbiamo compreso quale fosse realmente la portata imponente delle nostre ambizioni. Per pubblicare un gioco come The Last of Us Online e supportarlo adeguatamente, avremmo dovuto destinare tutte risorse del nostro studio alla creazione di contenuti post-lancio con cui impreziosire il titolo negli anni a venire, ma ciò avrebbe avuto un impatto considerevole sul futuro dei nostri giochi single-player. Di fronte a noi c'erano due opzioni: diventare uno studio dedicato solo ed esclusivamente ai giochi live service, oppure continuare a concentrarci sulle esperienze narrative single-player che hanno permesso a Naughty Dog di farsi apprezzare".
La scelta, a questo punto, è sembrata quasi obbligata per il team: Naughty Dog ha scelto di cancellare The Last of Us: Factions al fine di potersi concentrare su nuovi titoli più in linea con la filosofia dello studio, confermando di avere in lavorazione più progetti single-player che la stessa software house californiana definisce "incredibilmente ambiziosi". Non sono noti maggiori dettagli sui progetti, ma è lecito credere che almeno uno di questi possa essere il terzo capitolo della serie di The Last of Us. Per l'azienda guidata da Neil Druckmann, il prossimo passo è lanciare The Last of Us: Parte 2 Remastered, una versione rimasterizzata per PlayStation 5 che arriverà a gennaio con nuove modalità e contenuti mai visti prima.