A Milano sono in aumento i casi di virus respiratori fra i bambini, ma la situazione - assicurano dai reparti di Pediatria della città - rimane ancora sotto controllo. Nessun allarmismo, dunque, anche se circolano diverse forme virali, dall'influenza alla para-influenza, fino al Covid e ad altre forme anche batteriche come le infezioni da streptococco. I dati registrano un leggero incremento rispetto agli anni precedenti, soprattutto tra i bambini appena nati.
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L'ultimo report -
Secondo l'ultimo report sulle infezioni respiratorie, l'incidenza totale delle sindromi simil-influenzali è in aumento rispetto alle settimane precedenti e si attesta a un valore di 14,8 casi per 1.000 assistiti. L'incidenza è in aumento in tutte le fasce d'età, particolarmente tra i pià piccoli, e ha raggiunto valori pari al 33% nella fascia d'età 0-4 anni.
Il commento del vicepresidente della società italiana di Pediatria -
"Come ogni anno in questi mesi stiamo assistendo a un aumento delle forme respiratorie tra i bambini. Quest'anno l'aumento è stato un po' repentino", commenta Giuseppe Banderali, direttore dei reparti di pediatria degli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano e vicepresidente nazionale della società italiana di Pediatria. "Non c'è una prevalenza di un virus su un altro - aggiunge - c'è la presenza di virus respiratorio sinciziale, costante come ogni anno in questo periodo. Poi forme influenzali e virali e, anche se in calo, alcuni casi di Mycoplasma pneumoniae". Anche se siamo dunque in una situazione di "iper-afflusso" - su cui pesa anche il ponte lungo dell'Immacolata e, di conseguenza, il maggior ricorso ai pronto soccorso - con diversi letti occupati da bambini malati, "ci tengo a precisare che il sistema sta reggendo e la situazione è sotto controllo nonostante l'incremento".
Il primario dell'ospedale Buzzi: "Siamo lontani dalla situazione 2021-2022" -
"Nell'ultima settimana "abbiamo avuto un numero importante di accessi - continua Gian Vincenzo Zuccotti, primario della Pediatria del Buzzi di Milano - e le stime viaggiano sulle 150 visite al giorno, prevalentemente legate a forme respiratorie". Qualche piccolo paziente del Buzzi è stato trasferito in altre province della Lombardia: "Abbiamo 40 posti letto in pediatria - spiega Zuccotti - che purtroppo si riempiono velocemente e può capitare di essere costretti a trasferire i bambini in altri ospedali. Ma fortunatamente siamo lontani dalla situazione del 2021-2022 quando la pediatria era talmente in difficoltà che trasferimmo anche fuori Regione. L'aumento dell'ultimo periodo un po' ci preoccupa ma non c'è bisogno di creare allarmismo".
Ancora non si è registrato il picco dei casi -
Al reparto di Pediatria del Policlinico di Milano non si è ancora registrato il picco dei casi con il culmine che è atteso entra la fine dell'anno. Alla Clinica De Marchi la situazione rimane "sotto controllo" con 17 bambini in pronto soccorso, perlopiù in codice verde. Il 40-45% degli accessi è legato a motivi respiratori, ma i numeri sono "regolari" e in linea con gli altri anni. "Da novembre a inizio dicembre c'è stato un aumento importante di casi di bronchiolite tra i bambini molto piccoli che occupano più o meno la metà dei 25 posti letto che abbiamo, di cui circa 6-7 con alti flussi" spiega Luca Bernardo, direttore responsabile della Pediatria del Fatebenefratelli Sacco. "Il rischio - conclude Bernardo - è il peggioramento dei sintomi, che si rileva clinicamente. Ai genitori consiglio, quando c'è febbre, problemi di respirazione e di appetito, di portare subito il figlio da un medico e di farlo seguire da un pediatria, di famiglia o ospedaliero".