E' morta suicida a 60 anni l'attrice Emmanuelle Debever, una delle prime donne ad accusare Gerard Depardieu di violenze sessuali nel 2019. Lo riportano i media francesi, che rivelano che l'attrice si sarebbe tolta la vita a Parigi gettandosi nella Senna lo scorso 7 dicembre, proprio il giorno in cui è andato in onda sulla tv francese il programma "Complèment d'investigation", l'inchiesta sui presunti casi di molestie commesse dall'attore francese.
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Il post su Facebook contro Depardieu -
Un'indagine è stata aperta in seguito alla morte dell'attrice, che figurava tra le persone che accusavano la star del cinema Gèrard Depardieu di violenza sessuale. Debever lanciò le sue accuse nei confronti di Depardieu il 5 giugno 2019, con un post pubblicato sul suo account Facebook. In quell'occasione, commentando l'assoluzione dell'attore dalle prime accuse ricevute, la Debever denunciò la violenza subita sul set. "Signor Depardieu. Oggi assolto dall'accusa di stupro e violenza sessuale. No comment" scrisse. Poi parlando del set del film "Danton" aggiunse: "Il mostro sacro si era abbandonato a molte cose durante le riprese... Approfittando dell'intimità all'interno di una carrozza. Facendo scivolare la sua grossa zampa sotto le mie sottovesti, presumibilmente per avere una migliore sensazione di me...". Nel post c'era anche una foto d'archivio in bianco e nero che ritraeva i due sul set di "Danton".
La carriera di Emmanuelle Debever -
Nata a Marsiglia l'8 agosto del 1963, Emmanuelle Debever si fece conoscere all'inizio degli anni 80 con la serie "Joëlle Mazart". Nel 1983 arrivò poi il ruolo di protagonista nel film "Un jeu brutal" di Jean-Claude Brisseau, in cui recitava al fianco di Bruno Cremer. Nello stesso anno, interpretò Louison, la giovanissima moglie di Danton, interpretata da Gerard Depardieu, nell'omonimo film di Andrzej Wajda. E proprio sul set di questa pellicola sarebbero avvenute le violenze. La sua carriera poi si interruppe a fine anni 80, dopo pochi titoli cinematografici e qualche apparizione in serie tv francesi.