"Ho firmato per evitare lo sciopero di 24 ore del sciopero del trasporto pubblico che avrebbe paralizzato l'Italia venerdì prossimo". Lo afferma il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in un video postato su Instagram. "Il diritto allo sciopero - aggiunge Salvini - per chiedere salari più adeguati non si tocca, ma di quattro ore e non di 24 ore perché, nel penultimo venerdì di lavoro prima di Natale, bloccare il Paese sarebbe stata una follia. Quindi ho il diritto, anzi il dovere garantire la mobilità e l'utilizzo dei mezzi pubblici a 20 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani e sono orgoglioso di averlo fatto".
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L'Unione sindacale di base Usb, al termine del confronto al ministero, ha annunciato che disubbidirà, scioperando per 24 ore. Saranno rispettate fasce di garanzia per i servizi essenziali. Inoltre i sindacati si rivolgeranno al Tar per sospendere l'ordinanza e chiederanno un incontro urgente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per capire se l'aggressione al diritto di sciopero è "volontà comune di tutto il governo".
Cub Trasporti, Cobas, Adl Cobas e Sgb hanno preannunciato anche altre iniziative di lotta come bus lumaca, a partire dal 15. La protesta era prevista per lunedì 27 novembre, ma per evitare una precettazione analoga, è stata spostata a venerdì. "Oggi Salvini ha proposto senza successo, al tavolo con sindacati e associazioni datoriali, un ulteriore momento di confronto, congelando la mobilitazione", hanno spiegato i sindacati.
Le associazioni datoriali si sarebbero opposte, rifiutando di entrare nel merito delle rivendicazioni degli autoferrotranvieri che vanno dai salari alla sicurezza per gli addetti e i passeggeri, a investimenti pubblici per il settore e al no alle privatizzazioni. I sindacati di base, insieme a movimenti sociali e studenteschi, saranno anche in corteo a Roma il 15 a difesa del diritto di sciopero con una manifestazione che partirà alle 17 da Piazzale Aldo Moro per concludere sotto le finestre del ministero a Porta Pia.