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Sardegna: la Penisola del Sinis tra natura e archeologia

Straordinarie zone archeologiche immerse nella natura

Sardegna fuori stagione tra paesaggio e archeologia

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Tharros, ph Lèonard Cotte
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Capo San Marco, ph Fondazione Mont'e Prama
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Arch. Fondazione Mont'e Prama, Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ph Nicola Castangia
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Arch. Fondazione Mont'e Prama, Museo Civico di Cabras, ph Nicola Castangia
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Tofet, ph Fondazione Mont'e Prama
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Chiesa San Giovanni di Sinis, ph Fondazione Mont'e Prama
Straordinarie zone archeologiche immerse nella natura

In Sardegna durante i mesi più freddi la Penisola del Sinis, perla del turismo in Italia, svela un lato ancor più autentico, romantico e selvaggio. Per scoprirne le gemme nascoste, Fondazione Mont’e Prama, l’istituzione nata per la tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale di questo angolo di Sardegna, ha elaborato un itinerario che attraversa le tappe da non perdere, tra natura rigogliosa, cultura, storia e archeologia.

Dalla Sardegna a Roma - I dati sulle visite rilasciati da Fondazione Mont’e Prama confermano l’interesse dei visitatori verso il Parco archeologico naturale del Sinis anche fuori stagione. A ottobre, ad esempio, i siti gestiti dalla Fondazione hanno registrato oltre 10 mila ingressi, corrispondenti a un aumento del 25,3% rispetto al 2022 e del 31% rispetto al pre-Covid. Nel frattempo continua il viaggio del Sinis e dei Giganti in alcuni tra i più importanti centri della cultura italiana: dopo essere stati agli Uffizi a Firenze e al museo Egizio di Torino, i Giganti approderanno al MAXXI di Roma.

Per maggiori informazioni: www.monteprama.it  

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