In ottobre i tassi di interesse sui mutui erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (con riferimento cioè al Taeg, il tasso annuale effettivo globale) sono saliti al 4,72% dal 4,65% di settembre. Lo rende noto Bankitalia nella serie Banche e moneta. In lieve calo invece il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo che si è collocato al 10,46% dal 10,52% nel mese precedente. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono invece stati pari allo 0,92% (0,86% nel mese precedente).
Mutui e Bce: 200mila famiglie hanno saltato le rate -
Secondo Facile.it, ora gli occhi sono puntati sulla prossima mossa della Bce prevista per il 14 dicembre; ma se gli esperti non si aspettano novità sul fronte degli indici, l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat* ha messo in luce come, proprio a causa dell'aumento dei tassi, quasi 200mila famiglie italiane con un mutuo a tasso variabile non siano riuscite a rimborsare una o più rate nell’ultimo anno.
Da gennaio 2022 aggravio di oltre 3mila per chi ha un mutuo variabile -
Il dato va letto alla luce degli aumenti che hanno colpito i mutui variabili; considerando un finanziamento medio*, da gennaio 2022 ad oggi le rate sono cresciute fino al 65%, con un aggravio complessivo di oltre 3.100 euro.
Si prevede un'inversione prima della seconda metà del 2024 -
Se gli analisti prevedevano un'inversione di tendenza per la seconda metà del 2024, la buona notizia è che, alla luce dei dati positivi sull'inflazione, questa potrebbe accadere prima del previsto, tanto è vero che, secondo i Futures sull’Euribor (aggiornati al 4 dicembre), l’indice potrebbe scendere già da marzo 2024, passando dall’attuale 3,95% al 3,68%, per chiudere l'anno al 2,68% a dicembre 2024.
Come cambierebbero le rate con un'inflessione dei tassi -
Se ciò avvenisse, la rata del mutuo medio presa in esame passerebbe dai 750 euro attuali ai 731 euro di marzo 2024, per poi arrivare a dicembre 2024 a 660 euro. Le prossime mosse della Bce saranno quindi determinanti per migliaia di famiglie poiché la platea di italiani in difficoltà potrebbe crescere ulteriormente; sempre secondo l’indagine, tra chi ha un mutuo a tasso variabile, quasi 1 su 2 ha dichiarato che potrebbe avere seri problemi con i pagamenti se le rate rimarranno a lungo su questi livelli. Addirittura, più di 90mila famiglie di sicuro non riuscirebbero a rimborsare le rate.