La tavola rotonda

"Tgcom24Tour" a Perugia, infrastrutture al servizio delle imprese

Hanno partecipato al dibattito Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria; Vincenzo Monetti, presidente Gruppo Monetti; Federico Montesi, amministratore delegato Energy Solutions; Andrea Marcantonini, Amministratore Delegato MCT Italia; Dominga Cotarella, amministratore delegato Cantine Cotarella; Giovanni Giorgetti, presidente Gruppo ESG89

Durante la tavola rotonda della tappa di "Tgcom24Tour" di Perugia si è parlato, specificamente, delle infrastrutture al servizio delle imprese. Un tema particolarmente appropriato per la location in cui era ospitato l'evento: l'aeroporto internazionale dell'Umbria "San Francesco d'Assisi". Hanno partecipato al dibattito Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria; Vincenzo Monetti, presidente Gruppo Monetti; Federico Montesi, amministratore delegato Energy Solutions; Andrea Marcantonini, Amministratore Delegato MCT Italia; Dominga Cotarella, amministratore delegato Cantine Cotarella; Giovanni Giorgetti, presidente Gruppo ESG89.

"Siamo qui, non a caso, in quest'aeroporto che ci sta dando grandi soddisfazioni. Purtroppo, per decenni, l'insufficienza infrastrutturale ha relegato la Regione Umbria e reso complicato lo sviluppo economico. La nostra regione non ha l'accesso diretto all'alta velocità, è chiusa nell'ambito del Centro Italia e anche dal punto di vista delle infrastrutture viarie ha bisogno ancora di potenziamenti e di soluzioni che possano toglierla dall'isolamento. All'inizio del mio mandato, a fine 2019, ho pensato che bisognava azionare qualcosa di veloce proprio per togliere l'Umbria da questa situazione e la cosa che ho voluto fortemente e che abbiamo portato avanti in questi anni è stato proprio il salvataggio e poi il rilancio del nostro aeroporto, che oggi rappresenta una infrastruttura strategica nel contesto dell'economia regionale, dell'incoming per il turismo. Questo lavoro ha portato a una legge regionale, a una ricapitalizzazione dell'aeroporto, per cui oggi la Regione ha quasi l'80% delle quote. Ci abbiamo investito e oggi l'aeroporto è il secondo in Europa per crescita. Questo lavoro straordinario ci ha portato ad aver superato già la soglia dei 500mila passeggeri. E stiamo già programmando il futuro. Siamo una regione attrattiva, però i turisti e non solo devono riuscire ad arrivare in qualche modo", ha dichiarato Tesei.

"Per quanto riguarda il Pnrr, le risorse le stiamo utilizzando per progetti strategici: lo facciamo attraverso le grandi imprese nazionali (perché ci sono delle parti del programma di sviluppo infrastrutturale che sono portate avanti dalle aziende nazionali, penso a Ferrovie ed Anas). Tuttavia, si scontrano con l'arco temporale che abbiamo a disposizione per la realizzazione. Per cui, qui bisogna essere molto intelligenti e cercare di comprendere come alcune grandi opere infrastrutturali che non possono essere realizzate col Pnrr per una questione anche di tempi possano essere implementate dall'utilizzo dei fondi strutturali della nuova programmazione 21-27, che è sicuramente di straordinaria importanza. Tra l'altro, stiamo discutendo anche delle risorse - tra poco credo che raggiungeremo l’accordo con il ministro Fitto e con il nostro governo - per l'FSC, e già lì abbiamo individuato dei fondi che andremo a mettere sul nostro aeroporto per migliorarne l'offerta e implementarne i servizi. Il nostro obiettivo è arrivare, nel giro di 2-3 anni, al raddoppio del traffico di oggi. Un risultato che, secondo me, è alla nostra portata", ha continuato la presidente della Regione Umbria.

"Insieme a questo, stiamo portando avanti progetti importantissimi per l’accesso all'alta velocità, come la stazione Medioetruria. A proposito di quest'ultima, si è appena concluso un tavolo tecnico al ministero concordato da noi e dalla Regione Toscana, a cui hanno partecipato i tecnici di entrambe le Regioni e di Ferrovie. L'incontro si è chiuso con l'individuazione di una sede dove realizzare la stazione, che è ai confini tra Umbria e Toscana. Questo perché bisogna cercare di avere un quadro di carattere generale: l'Umbria gioca la sua parte ma la deve giocare in un contesto di Italia centrale. Oggi il tema dell'Italia centrale è assolutamente rilevante, ma spesso sottovalutato. Se vogliamo parlare dei riequilibri territoriali e pensiamo soltanto a quello tra Nord e Sud sbagliamo, commettiamo un errore strategico molto grave", ha proseguito Tesei. 

"Nei prossimi anni, ci aspettano due appuntamenti importantissimi: il Giubileo del 2025 e gli 800 anni di San Francesco nel 2026. Specialmente per quanto riguarda quest'ultimo saremo centrali, quindi dobbiamo essere pronti sull'accoglienza o comunque cercare di realizzare il massimo delle infrastrutture possibili per aiutare i tanti visitatori che verranno nella nostra regione. Sono consapevole che sulle infrastrutture dobbiamo fare ancora tanto perché è fondamentale per lo sviluppo economico delle nostre imprese e per lo sviluppo del settore turistico. Molti hanno compreso quello che stiamo facendo, tanto che si stanno affacciando molti investitori da fuori, i quali stanno realizzando cose molto belle nella nostra regione. Questo significa che ci stiamo facendo vedere, che l'Umbria può essere attrattiva e che lo deve essere sempre di più. Io ho lavorato tanto, ho cambiato il paradigma: ho messo al centro l'impresa. Perché se non c'è l'impresa non c'è lavoro e se non c'è lavoro non c'è futuro. I numeri ci stanno dando soddisfazione e questo grazie alla capacità dei nostri imprenditori: parlo di Pil cresciuto, export cresciuto e occupazione cresciuta di tanto", ha concluso la presidente della Regione Umbria.

Monetti, che si occupa di logistica in ambito farmaceutico e di distribuzione di farmaci, ha spiegato com'è operare nel settore con i deficit infrastrutturali. "Fare logistica in Italia è difficile in generale, in Umbria probabilmente lo è ancora di più. Riusciamo ad arrivare in tutte le farmacie umbre con tanto impegno. Tuttavia, rimaniamo in questa regione, abbiamo deciso di investire qui e lo facciamo perché secondo noi ci sono tutte le caratteristiche per farlo. Anche la politica sta investendo sul territorio, noi imprenditori abbiamo il dovere di farlo; anche se con difficoltà dobbiamo trovare le spinte giuste".

"Noi facciamo impianti per fare il calcestruzzo e non subiamo il deficit delle infrastrutture. Tuttavia, nonostante i numeri in crescita dell'aeroporto facciano piacere, ancora possiamo utilizzare poco lo scalo. Abbiamo un voce in bilancio di circa 80mila euro per le automobili che utilizziamo per andare a Roma a prendere l'aereo durante l'anno e quindi ci piacerebbe avere un link più importante. La scomodità più che altro è questa. Per il resto, io dico sempre che l'Umbria è un posto che noi amiamo e che ci dà moltissimo", ha aggiunto Marcantonini.