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Tumore ovarico, verso la diagnosi precoce grazie ai Pap test 

Nei tamponi dei Pap test è possibile identificare tracce della malattia fino a diversi anni prima che si manifesti. La ricerca italiana pubblicata su "Science Translational Medicine"

Ansa

Il tumore ovarico, il sesto tipo di cancro più diagnosticato tra le donne e quello con il più alto tasso di mortalità (60-70%), potrebbe essere diagnosticato con anni di anticipo. A dare speranza sono i risultati di uno studio dei ricercatori dell'istituto Humanitas di Milano, pubblicato sulla rivista "Science Translational Medicine". Le tracce della malattia possono essere riscontrate anche nei tamponi usati per il Pap test, il comune esame di screening dei tumori del collo dell'utero.  

La ricerca  La ricerca è stata condotta analizzando i tamponi di Pap test di 113 donne che successivamente avrebbero sviluppato il tumore dell'ovaio. Il team di studiosi ha scoperto che l'instabilità genomica era rilevabile molti anni prima, fino a nove, della diagnosi di tumore.

"Oggi sappiamo che già nelle prime fasi del processo di trasformazione tumorale, il Dna delle future cellule neoplastiche è caratterizzato da profonde anomalie nella sua struttura e organizzazione. L'instabilità genomica è quindi una caratteristica primitiva e non condivisa con le cellule sane, e quindi un'ottima base di partenza per sviluppare un test di diagnosi precoce", dice Sergio Marchini, responsabile dell'Unità di genomica traslazionale dell'istituto clinico Humanitas. 

Perché è importante la diagnosi precoce del tumore ovarico?   «La sopravvivenza al tumore dell'ovaio dipende fortemente dal momento in cui la malattia viene scoperta: cambiare la nostra capacità di fare diagnosi precoce significa cambiare le possibilità di cura», dichiarano Marchini e Maurizio D’Incalci, professore di Farmacologia in Humanitas University. 




 

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