Il governo ha depositato in commissione Bilancio al Senato un primo pacchetto di emendamenti alla Manovra, compreso quello sulle pensioni. Gli altri riguardano gli enti locali e la sicurezza. Previsto anche un ristoro di 105,6 milioni di euro per il 2024 alle Regioni Valle d'Aosta, Friuli Venezia-Giulia e Sardegna e alle Province autonome di Trento e Bolzano per gli effetti dell'attuazione del primo modulo di riforma dell'Irpef.
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Per le Regioni ordinarie è invece previsto un ristoro di 100 milioni per il 2024 per coprire i maggiori costi determinati dall'aumento dei prezzi delle fonti energetiche del 2022 e 2023. Ma allo stesso tempo si prevede per le Regioni a statuto ordinario una riduzione di 250 milioni di una parte degli stanziamenti per investimenti previsti in un arco di tempo che arriva al 2033.
Salve le pensioni di vecchiaia, penalizzate le anticipate -
Le pensioni di vecchiaia (quelle a cui si accede con 67 anni di età) saranno escluse dalla stretta prevista in Manovra per medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari ma saranno invece penalizzate quelle anticipate. Un emendamento precisa in ogni caso che non rientreranno nelle nuove disposizioni tutte le pensioni di coloro che maturano i requisiti entro il 2023.
Taglio più soft sulle pensioni anticipate per medici e infermieri -
La stretta sulle pensioni, però, sarà più soft per medici e infermieri che scelgono l'uscita anticipata. Per gli operatori sanitari si prevede una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. E' prevista inoltre per tutte le pensioni anticipate una revisione delle finestre d'uscita che - secondo la relazione tecnica - prevede un posticipo della decorrenza di un mese se si maturano i requisiti nel 2025, di 2 mesi se si maturano nel 2026, di 4 mesi per chi li matura nel 2027 e di 6 mesi a partire dal 2028.
Gli operatori sanitari potranno lavorare fino a 70 anni -
I dirigenti medici e gli infermieri potranno, se vorranno, rimanere al lavoro fino ai 70 anni. "I dirigenti medici e sanitari del Ssn nonché gli infermieri - si legge nell'emendamento che cambia l'articolo 33 della Manovra - possono presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età". Anche Inps e Inail possono autorizzare i propri medici al trattenimento in servizio fino ai 70 anni di età.
Con modifiche alle pensioni sostanziale equilibrio dei conti -
Le modifiche all'articolo 33 della Manovra relative alle pensioni dei dipendenti pubblici, tra cui i medici, garantiscono "un sostanziale e complessivo equilibrio" dei conti. Lo si legge nella relazione tecnica allegata all'emendamento del governo, depositato in commissione Bilancio al Senato. La relazione si sofferma sul rapporto debito/Pil spiegando che "il complessivo intervento conferma gli andamenti a legislazione vigente in merito al grado di sostenibilità delle finanze pubbliche e del debito pubblico e dei relativi indicatori".
Nuove risorse per il comparto difesa e sicurezza -
Alcune delle misure prevedono un fondo con 32 milioni per il biennio 2024-2025 e 42 milioni di euro annui dal 2026 per l'incremento delle risorse destinate ai trattamenti economici accessori del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Risorse per 38,3 milioni di euro annui dal 2024 al 2026 al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo dei vigili del fuoco per la stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare e integrativa.
Estesa cumulabilità bonus energia e contributi regionali -
Viene estesa anche al 2025 e 2026 la cumulabilità delle agevolazioni fiscali per interventi di risparmio energetico con i contributi regionali, già prevista per il 2023 e 2024.
Ponte sullo Stretto di Messina -
Qualche giorno in più di tempo richiede l'annunciato emendamento sugli investimenti sui territori e sul Ponte sullo Stretto di Messina, che potrebbe essere inviato a Palazzo Madama lunedì. Si sta valutando se presentarlo a firma del governo o eventualmente dei relatori.