L’International Archaeological Discovery Award Khaled al-Asaad è stato assegnato quest’anno per la prima volta a una scoperta italiana.
Si tratta delle 24 straordinarie statue di bronzo (alcune anche di grandi dimensioni) di epoca etrusca e romana ritrovate a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena.
Le 5 finaliste - Cinque erano le scoperte archeologiche avvenute nel 2022 finaliste della 9ª edizione dell’International Archaeological Discovery Award Khaled al-Asaad, indetto dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e intitolato a Khaled al-Asaad, l’archeologo del sito di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale. Oltre alle statue di San Casciano in rappresentanza dell’ l'Italia erano in lizza: Egitto, per il rinvenimento nell’antica necropoli di Saqqara a Giza, a circa 30 km a sud del Cairo, della piramide della regina Neith con 300 bare e 100 mummie; Guatemala, per le tracce del più antico calendario Maya; Iraq, per una città dell’età del bronzo riapparsa dal fiume Tigri nel bacino idrico di Mosul; Turchia, per il rinvenimento a Midyat, nella provincia di Mardin, di una grande città sotterranea risalente a 2.000 anni fa. Si tratta dell’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato alle scoperte archeologiche e ai suoi archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio. A ritirarlo, sono stati la Sindaca di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti e Jacopo Tabolli coordinatore scientifico dello scavo venerdì 3 novembre alle ore 18:30 presso il Next, ex Tabacchificio Cafasso, in occasione della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Il Santuario Ritrovato, tesoro di San Casciano dei Bagni - Risalenti a un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I d.C., le statue sono state ritrovate nel 2022, dopo esser state protette per 2.300 anni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche sacre del santuario votivo che si trova ai piedi dell’incantevole borgo toscano, insieme a monete, ex voto e iscrizioni latine ed etrusche. Il santuario, con le sue piscine ribollenti, le terrazze digradanti, le fontane, gli altari, esisteva almeno dal III secolo a.C. e rimase attivo fino al V d.C., quando, in epoca cristiana, venne chiuso ma non distrutto.
Il più grande deposito di statue dell’Italia antica - Le vasche furono sigillate con pesanti colonne di pietra e le divinità affidate con rispetto all’acqua, per cui rimossa quella copertura è di fatto “il più grande deposito di statue dell’Italia antica”. Le statue, cinque delle quali alte quasi un metro, sono perfettamente integre e sono state realizzate con tutta probabilità da artigiani locali: effigi della Fonte sacra e di Apollo, mentre l’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda della sorgente ha preservato meravigliose iscrizioni in etrusco e latino incise prima della loro realizzazione. Disposte in parte sui rami di un enorme tronco d’albero fissato sul fondo della vasca, in molti casi ricoperte di iscrizioni, le statue come pure gli innumerevoli ex voto, arrivano dalle grandi famiglie del territorio dell’Etruria interna (dai Velimna di Perugia ai Marcni noti nell’agro chiusino e senese) e non solo, esponenti delle élites del mondo etrusco e poi romano, proprietari terrieri, signorotti locali, classi agiate di Roma e perfino imperatori. Gli scavi proseguono di anno in anno con nuove campagne. Nel corso di quella di quest’anno è venuta alla luce, oltre a tanti altri interessanti ritrovamenti, una meravigliosa statua in marmo, quasi integralmente ricomponibile, di un Apollo Sauroctonos (Apollo con la lucertola).
Gli Dei ritornano - Gli straordinari bronzi di San Casciano con altri reperti rinvenuti nel Santuario si possono ammirare fino al 22 dicembre nell’interessantissima mostra “Gli Dei ritornano - I bronzi di San Casciano” allestita nel Palazzo del Quirinale, dove sono stati esposti per la prima volta dopo il ritrovamento.