Genuina spensieratezza

Sentirsi se stessi: per i giovani bastano pizza, birra e tanta musica

Cosa serve per stare bene e vivere momenti autentici? La compagnia dei veri amici, soprattutto se accompagnati da una birra e una pizza

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Pizza e birra in buona compagnia, magari ascoltando musica: tanto basta ai giovani per sentirsi liberi di mostrarsi come sono e vivere momenti intensi con spontaneità. Pochi, ma fondamentali ingredienti per godersi appieno la vita: questo è quanto emerge dall’indagine inedita volta a scoprire in quali situazioni e contesti i giovani si sentano davvero se stessi, liberandosi di maschere e filtri sociali per fare spazio alla sincerità

Quando i giovani si sentono davvero se stessi? Per quasi 5 italiani su 10 non ci sono dubbi: in compagnia dei veri amici (47.3%, cifra che sale al 57% tra i 18-23enni), soprattutto se ci si ritrova per vivere momenti autentici accompagnati da un’accoppiata semplice, ma da sempre vincente: una birra e una pizza. Anche la musica gioca un ruolo fondamentale, che permette ai giovani di esprimere fino in fondo il loro essere e le loro personalità, sentendosi come sono realmente.

Questo è quanto emerge dall’indagine inedita condotta da Birra Moretti, che da sempre promuove l’importanza di ricordarci che siamo al nostro meglio quando riusciamo a mostrarci semplicemente così come siamo, in collaborazione con AstraRicerche su un campione di oltre 1000 giovani italiani, tra Millennials e Gen Z (18 - 35 anni).

SUL PODIO È ORO PER LA BIRRA: è proprio la birra la bevanda protagonista assoluta della convivialità, tanto da essere indicata dal 20,5% degli intervistati come prima scelta per essere semplicemente come si è. Tra le bevande, dopo la birra viene indicato il caffè (14.7%) seguito dall’acqua (14.2%), che supera la leggerezza della tisana (8.5%) o del soft drink (11.2%), ma soprattutto di vari alcolici: cocktail 14.0%, vino 12.0%, bollicine 5.0%. Per i giovani italiani, al secondo posto nel ranking dei promotori di momenti sinceri, autentici, e spontanei, si trova il proprio piatto preferito cucinato a casa (donne 55%, uomini 45%), seguito in terza posizione, quasi a pari merito, da un food delivery portato in casa e condiviso con gli amici davanti alla tv (nettamente preferito dalle donne 44%, piuttosto che dagli uomini 35%), mentre si torna fuori casa per il quarto posto in ordine di preferenza, occupato da uno street food mangiato in strada rigorosamente accompagnato da una buona birra (38.8%). 

STARE IN GRUPPO È BELLO, PURCHÉ NON SI SIA IN TROPPI: la vera sorpresa che emerge dai dati raccolti sta nel fatto che i giovani italiani non si sentono pienamente se stessi se i gruppi si allargano eccessivamente. Quattro su dieci dichiarano, infatti, di non sentirsi a proprio agio nelle giornate di festa quando ci sono tanti parenti, fatta eccezione per i Millennials per i quali la famiglia diventa un luogo di comfort ove rifugiarsi senza maschere e pregiudizi. Sono a parte anche le serate in cui si esce in comitiva, con gruppi di amici più estesi, ma anche al lavoro o all’università. 

SOCIAL MEDIA? SI', MA CON DISTACCO: analizzando il contesto dei social media, non si riscontra una visione unica. Quasi 3 intervistati su 5 dichiarano di riuscire a sentirsi sé stessi nel mondo dei social, ma solo il 17% dichiara di riuscirci perché può effettivamente esprimersi in modo sincero per quello che è, mentre per il 43% perché li utilizza col giusto distacco. Attenzione però, perché 2 giovani su 5 dichiarano, al contrario, di non mostrarsi per quello che sono sulle piattaforme social. In particolare, il 32.1% crede che queste piattaforme siano ormai una vetrina dove ostentare solo le cose belle, trascurando altri aspetti più realistici della vita quotidiana, e l’8.4% si sente a disagio perché crede che vengano proposti modelli inarrivabili di successo e di perfezione.