Woody Alllen torna nelle sale dal 6 dicembre con "Un colpo di fortuna". Il 50esimo film del regista 88enne 4 volte Premio Oscar e il primo girato interamente in francese. "Coupe de Chance" (questo il titolo originale) è stato presentato fuori concorso all'ultimo Festival internazionale del cinema di Venezia e racconta la storia di due giovani amanti, interpretati da Lou de Laage e Niels Schneider, che però non hanno la fortuna dalla loro parte.
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Per la bella Fanny (Lou de Laâge) il passato ha il viso di Alain (Niels Schneider) che la riporta a quegli anni in cui lei a Parigi era più autentica, meno borghese, una vera bohémien. Oggi Fanny ha abbandonato ogni velleità artistica ed è sposata con Jean (Melvil Poupaud), un ricco imprenditore dal misterioso lavoro, un self-made-man la cui passione principale è il train-set, un uomo che trascorre il suo tempo tra sale d'asta, ricevimenti e cocktail e che se gli chiedi quale sia la sua occupazione ti dice solo: "Rendo più ricco chi lo è già".
Esattamente il contrario di Alain che vuole invece fare lo scrittore e al collezionismo di trenini elettrici preferisce le librerie antiquarie parigine, un calvados e le vecchie edizioni Gallimard. Tra Fanny ed Alain è inevitabile storia d'amore e di quelle tra le più pericolose perché montano lentamente e poi diventano velocemente burrascose e dagli sviluppi imprevedibili. "Mi stupisce che tu mi abbia riconosciuta!", dice Fanny ad Alain al loro primo occasionale incontro per strada. E lui a lei: "Ti avrei riconosciuta ovunque, ero pazzo di te all'epoca. Incredibile averti incontrata!".
Il ricco Jean però assume un detective privato per capire cosa sta accadendo alla moglie ed è comunque uno che non accetta di essere tradito senza vendicarsi. Da qui in poi i colori più vivaci del film, ovvero le luci di Vittorio Storaro, si spengono e si entra in quelli più sfumati del thriller. E questo con un finale straordinario.
Un film tutto in francese -
Perché girare un film in francese? "Tutti noi siamo cresciuti con i film europei e abbiamo sempre sognato di fare un film europeo classico. Avevo voglia di sentirmi un regista francese, tedesco, italiano, insomma un regista europeo - ha detto Woody Allen a Venezia - Sono sempre stato molto fortunato nella vita. Ho avuto genitori che mi amavano, moglie e figli e, a quasi 88 anni, non sono mai stato un giorno in ospedale. Anche come regista poi mi è andata bene e spero che per me questa fortuna continui". Infine, sulla sua fascinazione per la morte dice: "Non c'è nulla che si possa fare contro di lei, è davvero una brutta cosa che esiste. Possiamo solo non pensarci, distrarci".