Sette anni dopo "Patience", Daniel Clowes , autore di capolavori come "Ghost World" e "David Boring", ci guida in un nuovo viaggio introspettivo con il suo ultimo lavoro, "Monica", graphic novel che si presenta come un'opera avvincente e complessa che esplora, a metà tra il caleidoscopio e la matrioska, la psicologia umana. "Monica" affonda le radici nell'ordinario ma si eleva verso lo straordinario: la protagonista è una donna dalla vita apparentemente comune, ma la sua storia si srotola, dagli anni '60 del secolo scorso ad oggi, attraverso una sequenza di eventi che ne raccontano la giovinezza, il successo, la crisi e la rinascita. Un'esistenza segnata dalla ricerca, della madre fuggita chissà dove e di un padre che non ha un nome in primis, che si srotola in nove microstorie, ognuna delle quali è una sorta di omaggio a un genere narrativo dei comics. Clowes tratta il suo personaggio con una sensibilità acuta, scavando nei recessi dell'anima umana e presentando una narrazione che, sebbene in alcuni passaggi è disillusa, risulta profondamente toccante.
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Il suo tratto grafico distintivo cattura l'essenza delle emozioni e offre una prospettiva visiva che arricchisce la trama. I dettagli delle espressioni facciali e delle ambientazioni di quella che la critica definisce "esuberanza visiva" dell'autore di Chicago, trasmettono un'atmosfera densa e palpabile, che esalta le sfumature emotive dei personaggi.
In "Monica" è evidente la capacità di Clowes di porre domande esistenziali attraverso le vicende della sua creatura. Muovendosi agilmente tra il surreale e il quotidiano, l'autore esplora temi universali come la solitudine, la ricerca di significato e la natura effimera e sfuggente dell'esistenza. Ogni pagina è intrisa di un senso di malinconia e di una profondità che inevitabilmente non lasciano indifferenti. E che non smettono di sorprendere, fino all'ultima pagina.
Monica
Daniel Clowes
Traduzione di Veronica Raimo
Collana Coconino Cult
Pagine: 108, a colori
Prezzo: 25 euro