Sono esasperati i cittadini di Cadoneghe, il comune in provincia di Padova diventato famoso negli ultimi tempi per l'autovelox killer che ha realizzato oltre 58mila multe in appena due mesi. La notizia ha fatto il giro dei giornali e dopo il record di sanzioni per cui erano già arrivate le lamentele degli automobilisti, qualcuno aveva deciso anche di far saltare in aria il dispositivo.
A distanza di qualche mese, è stato comunicato che le 58mila multe saranno tutte annullate in autotutela dal Comune, ma ci sono casistiche diverse da affrontare e sarà necessario analizzare ogni singolo caso, soprattutto prima di restituire il denaro ai cittadini. Intanto, nella giornata del 30 novembre sul sito internet del Comune di Cadoneghe è comparso un modulo da scaricare e presentare per richiedere l'annullamento delle multe. Tuttavia, a "Pomeriggio Cinque", molti dei cittadini multati si lamentano proprio per questa situazione legata ai moduli per chiedere il rimborso delle multe: "La cosa più assurda è che in questi moduli manca la sezione legata all'Iban - dicono -, che è l'unica cosa che interessa a noi cittadini che siamo veramente infuriati".
"Allo stato attuale non c'è una determina che metta nero su biano l'annullamento delle multe - spiega uno dei cittadini intervistati dal programma condotto da Myrta Merlino -, anzi, nelle prossime udienze che ci saranno con il giudice di pace il Comune continua a costituirsi. Allo stato attuale, quindi, non c'è niente di vero in merito all'annullamento". Un'altra automobilista spiega: "Siccome le multe sono illegittime, per abuso di potere, rivogliamo i nostri soldi". "Ho dovuto chiedere i soldi al mio fidanzato per pagare tutte le sanzioni che ho ricevuto - spiega Irene, 24enne che ha ricevuto 18 multe per un totale di oltre 700 euro - qui la situazione è tragica e la colpa è di un'amministrazione comunale praticamente assente".