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Pensioni, Meloni: niente tagli agli assegni di vecchiaia, tutti garantiti

Il presidente del Consiglio incontra i sindacati a Palazzo Chigi. Dopo il tavolo, Cgil e Uil si dicono delusi: "Manovra sbagliata, il governo non ha cambiato nulla e non ascolta la piazza"

Pensioni di vecchiaia senza penalizzazioni "per tutti, non solo per il comparto sanità": è quanto annuncia il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai sindacati al tavolo sulla Manovra organizzato a Palazzo Chigi. Parlando della stretta sulle pensioni di alcune categorie di dipendenti pubblici, il premier ha sottolineato che per medici, infermieri e comparto sanitario il governo valuta "un ulteriore meccanismo di tutela, in modo da ridurre la penalizzazione all'approssimarsi all'età della pensione di vecchiaia".

Tgcom24

Riforma pensioni, Giorgia Meloni: "Un problema enorme quella dei giovani"  E' un "problema enorme quello della pensione dei giovani", ha detto Meloni nella fase conclusiva dell'incontro con i sindacati sulla manovra, in cui - ha sottolineato - c'è una norma "giusta" a favore delle generazioni più giovani. "Il gioco di scaricare tutto il costo delle pensioni sulle generazioni che arrivano dopo non lo abbiamo fatto noi - ha aggiunto il premier -, certo è più redditizio sul piano del consenso occuparsi di chi è qui e ora, ma il costo è stato scaricato su chi non si poteva difendere e non era consapevole di quello che stava accadendo".

"Ce la mettiamo tutta per Patto orientato alla crescita"  "Sarebbe bello rendere strutturale" il taglio del cuneo, ha proseguito, "ma diventa difficile in questo preciso contesto quando non sappiamo ancora quali saranno le regole con le quali operiamo nei prossimi anni. Credo si possa riconoscere che il governo ce la sta mettendo tutta per arrivare a un nuovo Patto di stabilità e di crescita che sia sostenibile e orientato più alla crescita che non alla stabilità".

"Con i sindacati confronto franco e costruttivo"  L'incontro tra governo e sindacati, ha poi commentato Meloni, è stato l'occasione per "un confronto franco e costruttivo". Sul tema della lotta alla precarietà, sottolineato dalle organizzazioni sindacali, il presidente del Consiglio ha sottolineato che "tutte le misure adottate sono state concentrate sui contratti a tempo indeterminato. Nell'ultimo anno abbiamo avuto oltre 500mila nuovi posti di lavoro e 443mila di questi sono contratti a tempo indeterminato".

Cgil e Uil: "Manovra sbagliata, il governo non ascolta"  Ma i sindacati si sono detti delusi dopo l'incontro col governo. "Continua a essere una Manovra sbagliata, il governo non ha cambiato nulla e non ascolta la piazza", ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Dello stesso parere il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, secondo cui "si conferma ancora una volta l'insensibilità alle tante richieste che vengono dalle piazze". "Alla domanda se è vero o falso che fanno cassa sulle pensioni, non hanno risposto, come ci aspettavamo", ha aggiunto Bombardieri.

Bonomi: "Il patto coi sindacati è un obiettivo mancato"  Confindustria si era data due grandi obiettivi: "Il primo era un grande patto per l'Italia con i sindacati, il secondo quello di rinnovare tutti i contratti il più velocemente possibile". Lo ha detto il presidente degli industriali, Carlo Bonomi, aggiungendo: "Mi dispiace che non siamo riusciti, perché oggi alcuni problemi in discussione li avremmo potuti risolvere tramite la contrattazione, che ritengo sia ancora lo strumento principe da utilizzare".

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