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Un muro per unire: arte sostenibile

Si chiama “Muro dei 100” ed è un mosaico digitale realizzato con piastrelle di bioresina. Una mappatura delle persone che contribuiscono a rendere il futuro delle nostre città più inclusivo

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Un muro per unire, per mettere insieme cento volti legati alla sostenibilità. Dopo quelli di Milano e Nairobi, arriva a Roma in piazza Dante il mosaico curato da Yourban2030, associazione non profit che si occupa di trattare le tematiche ambientali attraverso l’arte.

Come ci ha raccontato Veronica De Angelis, fondatrice di Yourban2030: “Quello che cerchiamo di fare con Yourban2030 è di calare delle realtà artistiche in degli spazi urbani, quindi fruibili a tutti, ma anche di utilizzare tecnologie che sono sostenibili. Da una parte l’abbiamo fatto con le pitture mangia smog dei murales, dall’altra con i mosaici digitali. In questo caso il mosaico è completamente sostenibile, estratto dalla soia. Digitale perché ci si può connettere a internet e scoprire chi sono i cento volti di Roma”. 

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Cento professionisti dell’area di Roma, provenienti da diversi ambiti, che quotidianamente si impegnano per un cambiamento sociale e culturale sostenibile, trattando punti fermi quali integrazione, finanza etica, ambiente e inclusione, allargando l’inquadratura alle cinque “P” ormai note dell’Agenda 2030: persone, prosperità, pace, partnership e Pianeta.

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Miglioramento del contesto urbano, riabilitazioni lavorative, disabilità. Ma anche alimentazione consapevole, senso di identità, fonti rinnovabili. Sono alcuni degli ambiti nei quali lavorano i cento protagonisti dei ritratti fotografici. Un mosaico digitale realizzato con piastrelle di bioresina. Una mappatura delle persone che contribuiscono a rendere il futuro delle nostre città più inclusivo. Il tutto attraverso l’immagine, forma di espressione in grado di rappresentare un concetto come quello di sostenibilità altrimenti difficile da mettere a fuoco.

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Ha aggiunto Salvatore Pepe, Murale Digitale, Muro dei 100: “I primi pixel della storia sono proprio le tessere del mosaico. Oggi il mosaico si è evoluto, e utilizzando la tecnologia possiamo trasformare un file digitale in tessere fatte di un materiale sostenibile, che ha solo due millimetri di spessore, pesa un chilo e cento grammi al metro quadro e deriva dall’olio di soia”.

Tessere che solo unendosi acquistano un valore che singolarmente non avrebbero.

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