È la vettura a cielo aperto più performante che Pagani abbia mai creato e questo potrebbe anche bastare a farvi capire cosa rappresenta veramente questa vettura creata dalla divisione Grandi Complicazioni.
La divisione Grandi Complicazioni -
La conoscete? Ne avete mai sentito parlare? Proviamo a raccontarvela così: ci sono delle volte in cui alcune invenzioni tecnologiche richiedono una progettazione così complessa che possono essere realizzate solo in limitatissime quantità, che potrebbe voler dire anche progettare e produrre un solo esemplare. Nel mondo dell’Alta Orologeria si chiamano Grandi Complicazioni e Pagani Automobili prende in prestito questo nome per la divisione dedicata ai progetti speciali, quelli che riguardano la realizzazione di vetture in serie ultra-limitata. Questa divisione propone un’infinita possibilità di personalizzazioni: colori, finiture, materiali e forme progettate in totale sinergia tra clienti e artigiani, per dare vita a un prodotto "su misura", quindi esclusivo.
© Ufficio stampa Pagani
Fuori e dentro -
Lorenzo Kerkoc – Head of Pagani Grandi Complicazioni, ha spiegato che "inizialmente desideravamo creare una gemella a cielo aperto della Imola Coupé, la vettura celebrativa del leggendario circuito automobilistico presentata nel 2020. Poi abbiamo preso un’altra strada: abbiamo coniugato la sofisticata tecnologia della Huayra Roadster BC con i principi di design e aerodinamica insiti nella vettura da pista Huayra R. Il risultato è stato una Imola Roadster molto più evoluta e complessa". Vista la potenza del motore, due novità ottimizzano il raffreddamento: l’allargamento delle due prese d’aria frontali e la doppia uscita di scarico per l’aria calda, una nascosta nel passaruota e una laterale al paraurti. Le aperture sui passaruota riducono la pressione sotto l’avantreno a beneficio della stabilità aerodinamica e migliorano il flusso d’aria verso le appendici aerodinamiche posteriori. E' ben visibile l’airscoop, che massimizza l’efficacia di aspirazione del Pagani V12, mentre la pinna centrale risparmia le onde e stabilizza la vettura (per la prima volta l’airscoop e i supporti dell’alettone posteriore sono integrati con il cofano). Nella parte posteriore è nuovo il gruppo luci, ma tra le novità ci sono anche degli sfoghi d’aria rivisitati, che migliorano il raffreddamento dei freni posteriori e la deportanza, mentre l’imponente estrattore bilancia l’effetto suolo generato dal profilo pronunciato dello splitter anteriore. Gli interni della Imola Roadster superano i confini del tempo; si ispirano al glorioso passato e proiettano verso il futuro degli sport motoristici e del granturismo. In abitacolo l'attenzione viene catturata dalla cura messa anche nei minimi dettagli, nei quali emerge tutta l'abilità degli artigiani di Pagani. Si notano materiali pregiati come il carbo-legno, la pelle finemente goffrata, ma anche le componenti che mostrano il fascino della natura meccanica, mentre l’udito viene soddisfatto con un impianto audio a sette canali con il nuovo bass reflex sui pannelli porta. I sedili monoscocca in fibra di carbonio hanno le cinture a quattro punti in stile racing.
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Motore, prestazioni e particolari tecnici -
La Imola Roadster monta l'evoluzione del Pagani V12 sviluppato da Mercedes-Benz AMG. Ha una cilindrata di 5.980 cc ed eroga 850 CV di potenza e 1.100 NM di coppia; valori che la vettura trasferisce alla strada grazie al cambio Pagani by Xtrac, sequenziale trasversale a sette rapporti, disponibile sia in versione automatica sia manuale. Ogni linea e superficie della Imola Roadster nasce con l’obiettivo di raggiungere 600 kg di deportanza a 280 km/h, per un comportamento sicuro e affidabile in ogni situazione. L’accelerazione laterale è sorprendente: 2,0 g in percorrenza costante, con picchi di 2,2 g e decelerazione longitudinale di 2,2 g. Anche per questo la Imola Roadster ha una monoscocca realizzata in Carbo-Titanium HP62-G2 e Carbo-Triax HP62, ancora più rigida per garantire al pilota l’esperienza di guida di una vettura da competizione. Come potrete immaginare, il peso è un elemento cruciale per vetture di questo tipo: la Imola Roadster ferma l'ago della bilancia a 1.260 kg a secco, un risultato ottenuto grazie alla cura di ogni dettaglio. Infine, la ciliegina sulla torta arriva dalle sospensioni, composte da doppi bracci a triangolo indipendenti in lega di alluminio, molle elicoidali e ammortizzatori controllati elettronicamente. L’elettronica delle sospensioni è uno dei fiori all’occhiello della vettura, grazie alla presenza dei microprocessori più potenti nel settore. Quest’evoluzione permette di ridurre efficacemente gli effetti di dive, squat e roll, affinchè al pilota venga garantito un controllo della guida superiore e la sicurezza raggiunga un livello più alto.
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