Premier time al Senato

Giorgia Meloni: "Ora spread ai minimi ma i sindacati si mobilitano di più"

Al Premier time in Senato: "Cresciuta la fiducia di investitori e mercati, bene la Borsa, facciamo meglio della media europea. E sul Pnrr non abbiamo nessun ritardo"

Nel corso del premier time al Senato, Giorgia Meloni ha detto che "è cresciuta la fiducia di investitori e mercati, lo spread è ai minimi e la Borsa cresce". Il presidente del Consiglio ha parlato anche della "promozione di 4 agenzie di rating che di solito non sono buone" e del "fatto che le famiglie comprano volentieri i titoli di Stato", aggiungendo che il suo governo "ha cambiato la situazione di questa nazione". Inoltre, ha concluso, "c'è stato un cambio di atteggiamento anche dei sindacati", visto che "prima avevano una mobilitazione abbastanza contenuta: tra il 2012 e il 2022 ci sono stati circa sei scioperi generali, uno ogni due anni, mentre adesso se ne fanno due ogni anno". 

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"In Europa a testa alta" -

 In merito al miglioramento di spread e Borse, con l'Italia che cresce più delle altre piazze finanziarie europee, e alla relazione dell'economia con l'azione governativa, Meloni precisa: "Lo abbiamo fatto in piena coerenza, non ricordo di aver detto che l'Italia doveva uscire dall'euro ma che doveva stare in Europa a testa alta, e questo stiamo facendo". E ancora, rivolgendosi a Matteo Renzi: "Quanto al prezzo della benzina, dipende dal prezzo del petrolio. Se ci vuole dare una mano con il suo amico Bin Salman (primo ministro dell'Arabia Saudita), visto che ha buoni rapporti, faccia da ponte". 

"Erano anni e anni - sostiene il premier - che l'Italia non cresceva più della media europea. Mi ha lasciato stupita che nell'interrogazione voi citaste il rimbalzo del Pil post Covid, è successo perché l'economia italiana era tracollata in pandemia nonostante provvedimenti come il bonus monopattini....". 

"Sul Pnrr nessun ritardo" -

 Meloni affronta poi il nodo Pnrr dicendo: "Io penso che anche qui si debbano fare i conti con il fatto che non c'è nessun ritardo. Siamo stati i primi a  presentare i piani e le uniche difficoltà sono per gli obiettivi che abbiamo ereditato come lo stadio di Firenze su cui le sue critiche sono state un po' tardive. Noi non vogliamo disperdere le risorse per progetti che non sono realizzabili, noi le vogliamo mettere a terra e si vedrà nelle prossime ore. Ancora una volta la speranza di una certa opposizione di tifare contro il fatto che all'Italia venissero pagate le rate è stata tradita". 

"Occupazione femminile da record" -

 Sul mercato del lavoro, afferma il premier, sono arrivati risultati "record" anche per l' "occupazione femminile in termini assoluti e in tasso di occupazione. E' forse il risultato che mi rende più fiera di questo primo anno di governo. I dati sul lavoro femminile sono anche frutto di misure per incentivare l'occupazione favorendo la conciliazione dei tempi di vita e lavoro per non costringere le donne a dover scegliere: quello non vuol dire avere libertà, si ha libertà se si possono fare tutte le scelte". 

Fisco, "italiani non sudditi ma cittadini" -

 Inoltre, Meloni tocca il tema fisco dicendo che quello sulla politica economica è "un lavoro che va fatto immaginando una legislatura a disposizione per fare i passi avanti: il prossimo passo immediato è terminare l'attuazione della delega fiscale, dopo un'attesa durata decenni consentirà finalmente di riformare profondamente il fisco italiano rendendolo più giusto, efficiente, capace di fare la sua parte nel ricostruire il rapporto che serve tra Stato e italiani che noi non consideriamo sudditi ma cittadini". 

Violenza donne, "lavoriamo insieme" -

 Infine, sul nodo violenza sulle donne, il premier dice: "Ringrazio tutti i gruppi per l'approvazione della norma di contrasto al fenomeno. Esiste un terreno su cui siamo in grado di lavorare insieme e saremo sempre a disposizione per farlo".