Nonostante l'inflazione sotto il 2%

Caro-Natale, vacanze sulla neve alle stelle: crescono alberghi e skipass

Un report di Assoutenti denuncia i forti aumenti dei prezzi in tutto il comparto della montagna. Un soggiorno sulla neve costerà in media l'8% in più rispetto al 2022

A Natale concedersi una vacanza sulla neve costerà assai caro. Infatti i prezzi, nonostante l'inflazione in Italia sia scesa sotto il 2%, sono ancora a livelli stellari e soltanto in alcuni casi sono gli stessi dell'anno scorso, quando scontavano il rincaro fortissimo delle bollette. Tenendo conto delle spese per skipass, alloggi, ristoranti e servizi in loco, per la settimana bianca nel periodo natalizio si spenderà in media l'8% in più rispetto al 2022. È quanto emerge dal report dell'associazione Assoutenti che analizza i costi dei servizi sciistici e le spese che attendono le famiglie in montagna. 

Quanto costerà un soggiorno in una località sciistica? -

Quanto costerà un soggiorno in una località sciistica?  L’associazione ha preso in esame i costi delle strutture ricettive per un soggiorno di una settimana nelle più rinomate località sciistiche italiane. Si spenderà in media il 10% in più rispetto allo scorso anno. In particolare, una camera doppia dal 30 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024 (7 notti), prenotando oggi attraverso i siti specializzati, si spendono da 1.750 a 9.871 euro a Courmayeur, da 1.726 a 11.899 euro a Livigno, ma si può arrivare a 41.497 euro a settimana a Cortina d’Ampezzo e addirittura al record di 58.475 euro per un soggiorno di sette notti presso uno chalet di lusso a Ortisei. 

Le tariffe degli skipass -

 Secondo l'associazione, le tariffe degli skipass, dopo gli aumenti dello scorso anno legati al caro-energia, crescono senza sosta: per il Dolomiti Superski il biglietto giornaliero sale del +8,1% rispetto allo scorso anno, +7,8% a La Thuile, +6,5% a Courmayeur, +7,7% a Bormio e +7,6% a Livigno. Se si confrontano le tariffe odierne con quelle in vigore nel 2021, si scopre che per il biglietto giornaliero gli aumenti dello skipass raggiungono addirittura il +22,1% a Livigno, +21,7% a Bormio, +19,4% sulle Dolomiti.

Il presidente di Assoutenti -

 “Lo scorso anno gli operatori sciistici hanno fatto leva sul caro-energia per giustificare i forti rincari di tutti i servizi legati alla montagna, un alibi che quest’anno, con le bollette in forte discesa e l’inflazione ridimensionata, decisamente non regge", commenta il presidente di Assoutenti Furio Truzzi

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