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Giulia Cecchettin, da Paola Cortellesi a Claudio Marchisio: l'appello contro la violenza sulle donne

L'attrice e regista rilancia il messaggio di Massimo Gramellini: "Serve un intervento politico incisivo". Il calciatore: "Il problema sono gli uomini". E Piero Pelù: "Mi vergogno di esserlo". Gli artisti: "Ora tocca a noi"

Ansa

Il caso di Giulia Cecchettin ha scosso il Paese e il mondo dello spettacolo, della Tv e dello sport ora chiede alla politica di intervenire con un'azione più incisiva contro la violenza sulle donne. Da Paola Cortellesi a Claudio Marchisio: sono stati tanti i Vip che si sono rivolti al proprio pubblico per inviare un messaggio di cordoglio e per sensibilizzare sul tema, dopo il tragico omicidio della 22enne che ha portato all'arresto dell'ex fidanzato Filippo Turetta. L'attrice e regista, da poco al cinema con "C'è ancora domani", ha rilanciato l'appello del giornalista Massimo Gramellini ("Litigate su quello che volete - ha affermato il giornalista rivolgendosi ai politici -. Ma sulla violenza contro le donne, no. Approvate subito quelle riforme e approvatele insieme").

Tgcom24

Il mondo Vip al femminile: ora basta, qualcosa deve cambiare  Oltre a Paola Cortellesi, anche la cantante Fiorella Mannoia ha commentato il caso non trovando le parole adatte tanto è il dolore: "Stavo cercando le parole giuste ma non le trovo, lo scoramento è troppo forte, non so più che cosa dire. Povera ragazza e povera famiglia". Senza parole anche  Laura Pausini che sui social ha scritto: "Educa tuo figlio" e poi "Basta". Simona Ventura ha chiesto scusa: "Cara Giulia scusa se non siamo riusciti a proteggerti, scusa se succede ogni volta e ogni volta piangiamo, ma poi non riusciamo a salvare le tante vittime come te. Ogni volta ci interroghiamo come questo sia possibile e cosa possiamo fare di più. Le risposte però cadono nel vuoto. Stringo forte fortissimo la tua famiglia".

Federica Pellegrini, mostrando il suo pancione, ha inviato un messaggio rivolgendosi alla figlia che nascerà a Natale. "Mai come oggi - ha osservato - spero di riuscire a proteggerti, a renderti forte, a insegnarti a saper scegliere. Ma soprattutto ti costringerò a sentirti libera a ogni passo". Chiara Ferragni ha rilanciato le parole di Elena Cecchettin, sorella di Giulia: "Non c'è un solo posto dove, come donna, puoi essere sicura in Italia. Lo Stato ha fallito. Rendi responsabile quell'amico che fa sempre battute inappropriate, che tratta le donne come oggetti. Qualcosa deve cambiare".
L'attrice Sabrina Impacciatore ha chiesto alla Premier Giorgia Meloni e al capo dell’opposizione Elly Schlein di unire le forze e di incontrarsi "Perché non possiamo più piangere un'altra Giulia", ha scritto su Instagram e Anna Foglietta ha esortato tutti a partecipare alla manifestazione di sabato al Circo Massimo in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
Antonella Clerici ha postato su X un toccante messaggio: “Il pensiero di questa notte va a Giulia, alla disperazione del papà, al coraggio della sorella Elena, alla mamma che x fortuna non vivrà questo immenso dolore. E "quel bravo ragazzo" merita tutto il male possibile. Senza pietà senza se ne' ma…”.

Elodie e Mr Rain durante i loro ultimi concerti hanno chiesto al loro pubblico di dedicare un minuto di silenzio a Giulia Cecchettin.

Gli artisti: "Mi vergogno di essere uomo"  Sono stati diversi anche gli uomini che si sono uniti ai messaggi di cordoglio chiedendo un cambio di marcia e un intervento contro la violenza sulle donne. Tra loro spicca quello del calciatore Claudio Marchisio che è stato molto duro: "Il problema sono gli uomini. Non tutti, certo, ma molti, troppi. Educhiamo i nostri ragazzi, non nascondiamoci da questa grande, enorme responsabilità". Anche Piero Pelù ha scelto parole pesanti: "Mi vergogno di essere uomo. Siamo tutti da rifare". E Francesco Renga ha scritto: "Giulia, ti chiedo scusa".
Frankie hi-nrg pone l'attenzione sui messaggi mediatici fuorvianti e "banalizzanti" e scrive: "Basta pubblicare e mostrare foto in cui la vittima e l'assassino appaiono come innamorati. Basta normalizzare l'abnorme. Basta reiterare i concetti "chi lo avrebbe mai detto", "sembra tanto un bravo ragazzo", "l'amava troppo". Basta, per Giulia, per le altre, per tutti".

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