È esploso il razzo Starship della SpaceX. Progettato per raggiungere la Luna e Marte, il razzo di Elon Musk non ha superato il secondo test in volo. Tre minuti dopo il lancio Starship si era separata con successo dal booster. Quindi il booster è esploso; il secondo stadio ha proseguito il volo, ma prima che Starship potesse raggiungere l'orbita, il centro di controllo di SpaceX ha perso i contatti e circa 12 minuti dopo la navetta è stata fatta esplodere.
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"Il booster ha subito un rapido smontaggio non programmato poco dopo la separazione dello stadio, mentre i motori dell'astronave si sono accesi per diversi minuti durante il viaggio verso lo spazio", come ha dichiarato la società su X, che ha poi fatto esplodere la navicella.
"Un fallimento, ma anche un successo", ha scritto la Cnn che, come altri media americani, ha evidenziato come questo abbia dimostrato il superamento di alcuni dei problemi emersi nel primo test di aprile. Innanzitutto il vettore ha raggiunto una maggiore profondità di volo rispetto ad aprile, quando Starship iniziò a cadere circa quattro minuti dopo il decollo, ha precisato la Cnn.
In quell'occasione, inoltre, tre dei 33 motori non funzionarono durante il decollo, mentre in questa occasione, dopo circa due minuti e mezzo di volo, l'astronave ha acceso tutti i suoi motori e si è staccata con successo utilizzando un metodo nuovo chiamato "hot staging". "Con un test come questo - ha scritto su X Space X - il successo arriverà da quello che impariamo e il test di oggi ci aiuterà a migliorare l'affidabilità della Starship".