L'INTERVISTA

Cristina D'Avena: "Le mie sigle stanno bene sia con gli anfibi che con l'abito da sera"

La regina delle sigle tv è protagonista nei prossimi giorni di due appuntamenti live molto diversi tra loro. Tgcom24 l'ha intervistata

di Massimo Longoni

© Ufficio stampa

Cristina D'Avena è pronta a portare le sue amatissime sigle dei cartoni animati in un due concerti tanto speciali quanto diversissimi tra loro. Sabato 18 novembre sarà infatti sul palco dell'Alcatraz di Milano insieme ai Gem Boy, in un appuntamento ormai diventato un classico, all'insegna del divertimento e dove le sigle prendono spesso un piglio rock. L'8 dicembre invece sarà al Teatro Ariston di Sanremo per una serata speciale in cui sarà accompagnata da un'orchestra sinfonica. Insomma, dagli anfibi all'abito da sera... "Proprio così - dice lei a Tgcom24 -. Le mie canzoni alla fine si adattano e possono prendere delle vesti nuove. Quindi si possono cantare in versione rock così come con l'orchestra. Sono molto orgogliosa di questo". 

© Tgcom24

Partiamo dal primo appuntamento in ordine di tempo che è quello con i Gem Boy a Milano. -

Partiamo dal primo appuntamento in ordine di tempo che è quello con i Gem Boy a Milano.  La vostra è una collaborazione che va avanti da tanto tempo. Dobbiamo aspettarci qualcosa di diverso rispetto ai precedenti concerti?

Abbiamo cambiato ovviamente qualche canzone, qualche arrangiamento. In passato abbiamo provato a inserire qualcosa di diverso nello spettacolo ma alla fine il pubblico vuole soprattutto cantare. Noi da parte nostra vogliamo farlo divertire in maniera molto semplice, anche goliardica. Perché Carlo Sagradini, il cantante della band, mi dice che ci sono delle gag che lui fa senza dirmelo, le improvvisa o magari si mette d'accordo solo con i musicisti e io a volte rimango senza parole perché mi coinvolge in cose che magari non so. Ho sempre molta paura e timore di lui però è estremamente divertente.

Per questi eventi avete inserito in scaletta qualcosa che non avevate mai fatto o c'è stato un semplice turnover fra canzoni che erano già nel repertorio? -

Intanto abbiamo messo una canzone nuovissima perché ai miei concerti ultimamente vengono anche i ragazzini più piccoli, che sono pazzi di questo remake di "Holli e Benji". Perciò abbiamo inserito in scaletta anche la loro canzone, la versione di Capitan Tsubasa che poi è "Tutta di un fiato (fino al fischio finale)". E quindi io vedo negli occhi dei ragazzini una felicità che tu non puoi immaginarti, perché ovviamente sono bambini che aspettano con ansia questa canzone. Come "Doraemon", un'altra sigla che abbiamo inserito, perché è stata richiesta tantissimo proprio dai giovanissimi. Sì, perché sono i cartoni che vanno ancora adesso e stanno battendo record incredibili: tra "Doraemon", "Capitan Tsubasa", "Siamo fatti così", sono tutte sigle di cartoni animati molto importanti che oggi, dopo tantissimi anni, fanno un ascolto pazzesco insomma. 

Invece l'8 dicembre 2023 si cambia completamente situazione... -

Questo appuntamento è un altro libro, in cui si aprono pagine magiche. Il concerto con l'Orchestra Sinfonica di Sanremo è bellissimo perché io ho già fatto questo concerto al teatro Alfano di Sanremo, quest'estate, all'Arena, che è stata una cosa molto emozionante. Oltretutto abbiamo registrato il sold out, quindi sono stata una grandissima soddisfazione per tutti. Quindi mi hanno chiesto di ripetere il concerto con l'orchestra con anche qualche canzone natalizia e io sono stata sono felice di questo. Così farò il concerto con l'orchestra sinfonica di Sanremo su questo palco pazzesco dove due mesi dopo ci sarà il Festival. Quindi immagina l'emozione... 

C'è qualcuna di queste canzoni che ti ha particolarmente stupito nella nuova versione con l'orchestra?

Sicuramente "Sailor Moon" riarrangiata con l'orchestra è bellissima. E anche "Piccoli problemi di cuore". Ma guarda ti devo dire la verità, mi hanno stupito un po' tutti perché è veramente un altro libro. E' come se tu aprissi un libro di fiabe leggendone una diversa a ogni pagina. Entri in un mondo magico, in una bolla completamente diversa. 

Nel mettere giù la scaletta per questo tipo di evento, avete pensato alle canzoni, alle sigle che meglio si potevano adattare a una versione sinfonica? 

Anche, anche sì. Sia le canzoni che meglio si adattano, ma anche poi la scaletta più classica, perché ci sono canzoni, come "Kiss Me Licia", che non puoi cantare. Per fortuna quasi tutte si adattano bene, magari qualcuna ha un'altra immagine, perché ci sono delle sonorità che fai più fatica a riportare con l'orchestra, però io credo che un buon 90% ci stia, insomma suoni bene. 

Per te è un ritorno al Teatro Ariston dopo l'esperienza di Sanremo 2016, vissuta a furor di popolo. 
Mamma mia che bello. Ancora a distanza di anni è qualcosa di emozionante da ricordare. Soprattutto quando poi chiamò Carlo Conti e disse "Cristina, guarda io ti faccio venire perché ti vogliono tutti. Cioè, il popolo ti ha chiesto". È emozionante quando dopo anni di carriera ti dicono che il popolo ti vuole sul palco di Sanremo. Ma anche proprio a livello di ascolti: mi avevano detto che il mio momento era stato tra i momenti di picco più alto e di quella edizione di Sanremo.

Quest'anno sei già nei paraggi, potresti fare un pensierino anche per la prossima edizione...

Dipende se mi vuole Amadeus... Se mi chiama io vado volentieri eh... perché diciamolo, le sigle dei cartoni sono canzoni senza età.

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