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"Tgcom24Tour" a Bologna, l'impatto dell'alluvione in Emilia-Romagna sulle imprese 

Sono intervenuti Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Nicola Bertinelli, presidente Consorzio Parmigiano Reggiano e presidente Coldiretti Emilia-Romagna; Giovanna Gigliotti, ad Unisalute; Fabio Baldazzi, direttore Gruppo Caviro, e Bruno Piraccini, presidente Orogel

Nella seconda tavola rotonda della tappa di Bologna di "Tgcom24Tour", Dario Donato ha parlato dell'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna a maggio con le aziende del territorio. Sono intervenuti Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Nicola Bertinelli, presidente Consorzio Parmigiano Reggiano e presidente Coldiretti Emilia-Romagna; Giovanna Gigliotti, ad Unisalute; Fabio Baldazzi, direttore Gruppo Caviro, e Bruno Piraccini, presidente Orogel.

"Il governo sta dando un supporto importante sul tema dell'alluvione. Il commissario Figliuolo ha iniziato già da un po' a mettere a terra gli oltre 2 miliardi e mezzo specifici sulle infrastrutture, sulla famiglia e sulle imprese. Proprio ieri, tra l'altro, si è aperta Sfinge (la piattaforma informatica per famiglie e imprese danneggiate, ndr), stanno arrivando le prime domande, vediamo come prosegue", ha dichiarato Bignami.  

L'iniziativa di Orogel - Nel post-alluvione, Orogel ha congelato i libri di grandi biblioteche e fondazioni che erano stati colpiti dall'alluvione. "Abbiamo immediatamente liberato delle celle frigorifere che conservavano verdure surgelate e ci abbiamo messo una quantità enorme di libri. Il tutto a -25 gradi in modo da bloccare la prosecuzione dei danni che l'umidità avrebbe creato sui volumi. Poi, piano piano, dovrebbero essere prelevati per fare il recupero", ha spiegato Piraccini.

"Non tutte le nostre zone produttive sono state colpite. La parte preponderante, però, l'abbiamo in Romagna. Quindi, naturalmente le acque e gli allagamenti hanno procurato danni. Ci siamo dati subito da fare, laddove era possibile abbiamo immediatamente fatto riseminare, ripiantare delle coltivazioni che sarebbero arrivate poi a maturazione in un'epoca non più ideale. Però, abbiamo cercato di recuperare le quantità non solo perché i produttori integrassero il reddito, ma soprattutto perché all'azienda non mancasse il prodotto. Però, i danni ci sono. Coltivazioni già pronte per essere raccolte sono andate perdute. In cima alle preoccupazioni c'era la condizione degli agricoltori, a cui abbiamo immediatamente cercato di dare prestiti senza interessi", ha poi aggiunto il presidente di Orogel.

"L'alluvione di maggio non ci ha toccato in modo così profondo. È stato qualcosa di veramente spaventoso, ma, per fortuna, il Parmigiano Reggiano è stato solo sfiorato dall'evento. Tuttavia, il tempo avverso ha compromesso il livello qualitativo della produzione dei foraggi", ha affermato Bertinelli.

"La nostra realtà ha sede principale a Faenza, ma anche a Forlì e in altre zone. Le viti hanno sofferto. Sono andate sott'acqua, in asfissia", ha invece raccontato Baldazzi.

L’importanza della prevenzione - "Le zone che sono andate sott'acqua nel maggio del 2023 erano già andate sott'acqua. Si poteva agire con un po' più di robustezza nella messa in sicurezza del territorio. Il governo è impegnato a fare tutto il necessario, però bisogna investire prima", ha aggiunto Bignami. 

L'altro "shock" - C'è stato un altro evento nel passato che ha colpito il nostro Paese, il Covid, che ha messo sotto shock il sistema sanitario. "Gli argomenti sono idealmente legati tra loro: c'è una crisi di sistema legata al cambiamento climatico, che sul nostro territorio sta dando dei ritorni devastanti e per cui è necessario impostare strategie, e c'è un'ulteriore crisi, che noi non ci aspettavamo, che è quella del sistema sanitario nazionale. Tutti siamo nati e cresciuti con una certezza: l'Ssn cura tutti, gratis. La sanità integrativa, quella privata, fino alla pandemia era accessoria, riferibile alle persone che avevano una loro capacità di spesa. Poi è arrivato il Covid, un'alluvione - ecco il parallelismo -, con cui il sistema ha proprio mostrato tutta la sua criticità e adesso gli italiani hanno paura. Noi prima facevamo prestazioni che il Ssn non faceva, come la prevenzione, l'odontoiatria, oggi, invece, siamo travolti da richieste anche più comuni. Quindi, secondo noi, c'è un'emergenza nel Paese che va affrontata dal governo. Noi possiamo supportare", ha aggiunto Gigliotti.

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