Negli ultimi mesi gli eventi meteorologici estremi che hanno interessato l’Italia hanno provocato vittime e danni per decine di milioni di euro in diverse regioni, dall’Emilia-Romagna alla Sardegna, dalla Lombardia alla Toscana. Tra le Regioni più colpite da questi fenomeni c’è stata proprio l’Emilia-Romagna, e nello specifico l’area romagnola che, nel mese di maggio, ha subìto danni non solo alle abitazioni e alle infrastrutture ma, in modo particolare, anche agli allevamenti e alle attività agricole, con la perdita di oltre il 50% della produzione di ortofrutta.
Per sostenere il settore agricolo si sono così mobilitati non solo le istituzioni ma anche gli operatori privati, a partire da aziende come Orogel che in Romagna conta circa 800 soci della propria filiera produttiva: in attesa dei fondi per l’emergenza stanziati dal governo, il Consiglio d’amministrazione dell’azienda – che da oltre 50 anni è un punto di riferimento in Italia per la produzione di vegetali surgelati – ha infatti stanziato già pochi giorni dopo la calamità un primo plafond da 2 milioni di euro a favore delle aziende agricole colpite. E ha messo anche a disposizione i propri magazzini automatici a -25 °C, normalmente utilizzati per lo stoccaggio dei surgelati, per conservare e preservare il patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione: la surgelazione temporanea, secondo gli esperti, aiuta infatti a evitare il deterioramento di libri e volumi antichi ricoperti di acqua e fango.
Interventi, questi, che confermano l’attenzione di Orogel al territorio – del resto la società cooperativa, nata nel 1967 a Cesena, pur essendo cresciuta fino a diventare uno dei leader del mercato retail dei vegetali surgelati ha un forte legame con le proprie radici grazie agli oltre 1.600 soci che quotidianamente coltivano quasi 9.500 ettari di superficie – ma anche la grande propensione alla sostenibilità ambientale e a uno sviluppo tecnologico legato a politiche green, con investimenti da 100 milioni di euro nel triennio 2022-2024 per promuovere e sostenere politiche ambientali. Grazie alle quali Orogel e i suoi soci raccolgono la sfida della lotta all’emergenza climatica con l’obiettivo di produrre alimenti nel rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori, missione che la società si è data fin dagli albori.
“In Orogel – spiega infatti l’Amministratore Delegato Giancarlo Foschi – definiamo come sostenibile un sistema di produzione agricola che privilegia l’utilizzo delle risorse e dei meccanismi di regolazione naturale. Per questo, insieme ai nostri soci agricoltori, abbiamo l’obiettivo di offrire ai nostri consumatori prodotti sicuri, di ottima qualità e rispettosi dell’ambiente. Questo obiettivo si ottiene coltivando materie prime stagionali a pieno campo e garantendo due aspetti fondamentali: la difesa da avversità (come gli attacchi fungini o i danni da insetti) e il nutrimento delle piante. Per farlo in modo sostenibile integriamo in modo equilibrato approcci strategici e tattici . Per fissare il nostro modo di realizzare l’agricoltura sostenibile, abbiamo stilato un elenco di punti fondamentali da rispettare al fine di ottenere non solo delle buone rese, ma anche ottimizzare l’utilizzo delle risorse e proteggere i suoli dall’impoverimento”.
Così, se per quanto riguarda i terreni vengono individuate le aree più adatte a seconda del vegetale da coltivare, adottando poi il sistema della rotazione delle colture per migliorare e mantenere la fertilità del suolo, l’irrigazione avviene sfruttando per quanto possibile le precipitazioni e le risorse naturali anche grazie a un monitoraggio satellitare che aiuta Orogel a ridurre i consumi d’acqua individuando all’interno dei singoli appezzamenti le aree maggiormente bisognose di irrigazione, in modo da impiegare l’acqua solo dove strettamente necessario. E grazie a questo sistema la società recupera circa 300mila metri cubi d’acqua ogni anno, pari a 110 piscine olimpioniche.
Sempre in tema di sostenibilità, importante è anche il versante dell’energia: aumentando l’efficienza del processo di surgelazione, in 10 anni Orogel ha ridotto del 20% le emissioni per tonnellata di prodotto; inoltre grande attenzione è stata posta alla produzione energetica con metodi meno impattanti, dalla cogenerazione agli impianti fotovoltaici, che forniscono un importante contributo al fabbisogno energetico aziendale. E non meno importanti sono gli investimenti per una gestione più efficiente della logistica, con l’ottimizzazione degli spostamenti e delle consegne per ridurre i chilometri percorsi dai mezzi di trasporto, e per l’utilizzo di un packaging riciclabile e a basso impatto.