FOTO24 VIDEO24 2

Unicef: "739 milioni di bambini nel mondo vivono in zone dove non c'è abbastanza acqua" 

Secondo un nuovo report dell'agenzia delle Nazioni Unite, situazione critica in Medio Oriente, nel Nord Africa e in Asia meridionale

Ufficio stampa

Secondo il nuovo rapporto "The Climate Changed Child" dell'Unicef nel mondo, sempre più bambini nel mondo vivono in zone dove non c'è abbastanza acqua. Infatti, un bambino su tre, ovvero 739 milioni nel mondo, abita in aree dove c'è già un alto o molto alto livello di scarsità idrica, con il cambiamento del clima, l'inadeguatezza dell'acqua potabile e dei servizi igienici che minacciano di rendere questa situazione peggiore. Dal report, lanciato in vista del summit sul cambiamento climatico della COP28, emerge che la maggior parte dei giovanissimi che non dispone di una sufficiente quantità d'acqua si trova nelle aree del Medio Oriente, del Nord Africa e dell'Asia meridionale.

Troppi bambini con vulnerabilità idrica estrema  Dall'analisi di Unicef emerge che nel 2022 fin troppi bambini, 436 milioni, hanno dovuto fare i conti con un livello di scarsità d'acqua elevata o molto elevata e livelli bassi o molto bassi di servizi per l'acqua potabile, noti come vulnerabilità idrica estrema, mettendo a rischio la loro vita, la loro salute e il loro benessere.

Il rapporto mostra che i giovanissimi maggiormente colpiti dalla vulnerabilità idrica estrema vivono in Paesi in Africa subsahariana, in Asia meridionale e centrale e in Asia orientale e sudorientale. Tra tali nazioni troviamo il Niger, la Giordania, il Burkina Faso, lo Yemen, il Ciad e la Namibia. 

Stress idrico in aumento  Secondo il rapporto dell'agenzia Onu, il cambiamento climatico sta portando anche a un aumento dello stress idrico ovvero il rapporto tra la domanda di acqua e le scorte rinnovabili disponibili. Entro il 2050, si prevede che 35 milioni di bambini in più saranno esposti a livelli elevati o molto elevati di stress idrico, con il Medio Oriente e il Nord Africa e l'Asia meridionale che attualmente affrontano i maggiori cambiamenti. 

In quali altri modo bambini subiscono la crisi del clima?   Il report delinea anche la miriade di altri modi in cui i bambini subiscono l'impatto della crisi climatica fra cui malattie, inquinamento atmosferico, ed eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità. Dal momento del concepimento, fino all’età adulta, la salute e lo sviluppo del cervello, dei polmoni e del sistema immunitario e di altre funzioni vitali dei bambini sono influenzati dall'ambiente in cui crescono. 

"Conseguenze del cambiamento climatico devastanti per bambini"  "Le conseguenze del cambiamento climatico sono devastanti per i bambini. I loro corpi e le loro menti sono particolarmente vulnerabili all'aria inquinata, alla scarsa nutrizione e al caldo estremo. Non solo il loro mondo sta cambiando - con fonti d'acqua che si prosciugano ed eventi atmosferici terrificanti che diventano più forti e più frequenti - ma anche il loro benessere, visto che il cambiamento climatico influenza la loro salute mentale e fisica", ha dichiarato Catherine Russell, direttrice generale dell'Unicef. 

Espandi