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Report sui minori, "da criminali nessuna empatia con la vittima | Equilibrio reati tra italiani e stranieri"

Delinquenti precoci in cerca di identità, in preda alla rabbia distruttiva, senza la minima autostima: è quanto emerge dall'analisi della Polizia sui crimini minorili dal 2010 al 2022. In aumento le denunce per violenza sessuale

Una fotografia inquetante quella sui minori scattata dal report "Criminalità minorile in Italia 2010-2022" realizzato dal Servizio Analisi Criminale - ufficio interforze della Direzione Centrale della Polizia Criminale . Quello che emerge, tra l'altro, è che analizzando "recenti episodi violenti di cronaca che coinvolgono i giovani si evidenza la totale assenza di empatia nei confronti della vittima". Non solo. Sono spesso alla ricerca di identità, e molto attratti dal rischio e giudichino le emozioni forti, come la rabbia. Ma oltre la rabbia, c`e' il "nulla". E confrontando le segnalazioni di minori di età compresa tra i 14 e i 17 anni, denunciati o arrestati sul territorio nazionale, estrapolate dalla Banca Dati delle Forze di Polizia, c'è una sostanziale parità di reati tra gli italiani e gli stranieri. 

La rabbia distruttiva - "Il comportamento deviante, oltre a essere un comportamento che si apprende, fatto di codici, simboli, significati e rituali, è anche un comportamento aggressivo in cui la violenza, verbale o agita, intesa come spinta ad aggredire il mondo, prepara il ragazzo a lottare per la conservazione del "ruolo sociale" raggiunto, per la visibilita' nel territorio". Cosi' scrivono gli operatori dell'istituto minorile di Nisida. Questo spiega anche perche' i minori autori di reato siano "molto attratti" dal rischio e giudichino le emozioni forti, come la rabbia, 'essenziali' e 'importanti'. Ma oltre la rabbia, c`e' il nulla. A questo punto si capisce perche' oggi, per questo adolescente deviante, appagare se stesso nel successo di un`impresa criminale equivale ad appagare qualcun altro (famiglia o pari) ed apparire ai loro occhi un vincente, capace di raggiungere qualsiasi meta".  E quindi " il senso di inadempienza e di mancanza di autostima innesca un meccanismo catalizzante, mosso da una della emozioni più elementari come la rabbia". Rabbia nei confronti degli standard, delle regole vigenti nel proprio ambito esperienziale, ma soprattutto rabbia contro se stessi; si diventa giudici crudeli e rigidi verso il proprio modo di essere. Rabbia che diventa violenza distruttiva verso gli altri e verso se stessi". 

L'assenza di empatia e il pericolo dei social - Dal 2010 ad oggi sono aumentati del 15,34% i reati commessi dai minorenni in Italia, con episodi che dimostrano "la totale assenza di empatia nei confronti della vittima".  L'analisi lancia anche un allarme sull'utilizzo dei social che - si legge nelle considerazioni finali - "possono essere utilizzati per reclutare o radicalizzare giovani in attività criminali o estremiste".

La diseparata ricerca di identità - Quello che emerge è un quadro di giovani alla "ricerca disperata di una identità, con un bisogno esasperato di visibilità e di considerazione, in uno stato di forte irrequietezza; tutti elementi che testimoniano una pressante richiesta di aiuto e di considerazione rivolta al mondo degli adulti, che li spinge a compiere azioni estreme e pericolose". Lo spiegano il direttore, il comandante della polizia penitenziaria e la comunità educativa dell`istituto penale minorile di Nisida. "Il nuovo ruolo assunto dagli adolescenti coinvolti in attività criminali, nell`assetto più generale dei sistemi devianti - si aggiunge - comporta la propensione di questi ragazzi a chiedere a se stessi prestazioni al massimo, se non al di sopra, delle proprie capacità, allo scopo di soddisfare le aspirazioni che su di loro pone il gruppo dei pari, il contesto familiare o addirittura il sistema criminale". 

Aumentano le violenze sessuali - Le segnalazioni di minori denunciati o arrestati per violenza sessuale presentano un andamento irregolare, con un incremento del 6,59% tra il 2010 ed il 2022 (273 segnalazioni nel 2010 e 291 nel 2022). Il valore minimo è rilevato nel 2015 (195 segnalazioni), il valore massimo nel 2022 (291 segnalazioni). Nel 2020 si segnala un incremento del 6,61% rispetto al 2019, con 15 segnalazioni in più rispetto all'anno precedente. Le segnalazioni di minori per omicidio volontario consumato registrano un decremento del 10% dal 2010 al 2022 (rispettivamente 30 e 27) mentre quelle per tentato omicidio aumentano del 32,31% (65 segnalazioni nel 2010, 86 nel 2022). Dal 2019 si rileva un incremento delle segnalazioni per tentato omicidio. Nel biennio 2021-2022 si registra un'analoga tendenza anche per le segnalazioni di minori per omicidio volontario consumato: 11 segnalazioni nel 2020, 17 nel 2021 e 27 nel 2022. Le segnalazioni di minori stranieri per violenza sessuale registrano un incremento del 54,37% tra il 2010 ed il 2022 (103 nel 2010, 159 nel 2022). Si rilevano i due picchi positivi (in valore assoluto) nel 2013 e nel 2022; negli stessi anni le segnalazioni di minori stranieri sono piu' numerose di quelle dei minori italiani (56,62% nel 2013 e 54,64% nel 2022). 

Equilibrio reati tra italiani e stranieri - Nel 2010 l`incidenza dei reati attribuiti agli italiani è pari al 72,5%, mentre quella dei delitti contestati agli stranieri è ferma al 27,50% (1.313 delitti contestati agli italiani e 498 agli stranieri). I dati del report sulla criminalità minorile in Italia tra il 2010 ed il 2022. Proprio nell'ultimo anno esaminato, invece, l`incidenza dei reati contestati agli italiani scende al 52,38%, rilevandosi in sostanziale equilibrio (47,62%) con quella dei delitti attribuiti agli stranieri (1.154 delitti contestati agli italiani e 1.049 agli stranieri). Rispetto al 2010, si evidenzia un decremento del 12,11% dei delitti contestati ai ristretti italiani, a fronte di un netto incremento di quelli riferibili agli stranieri (498 del 2010, 1049 del 2022). Si osserva che, tra il 2010 ed il 2011, sia l`incidenza (72,5% nel 2010, 56,40% nel 2011) che il numero dei reati attribuiti ai ristretti italiani decrescono sensibilmente (1.313 nel 2010, 850 nel 2011), mentre aumentano l`incidenza (27,50% nel 2010, 43,60% nel 2011) ed il numero dei delitti riferibili ai ristretti stranieri (498 nel 2010, 657 nel 2011)". La maggior parte degli illeciti in relazione ai quali sono avvenuti gli ingressi negli istituti penali minorili, nel periodo 2010-2022, e' rappresentata dai reati contro il patrimonio. "Nell`intervallo in esame, infatti, l`incidenza di tali delitti sul totale dei reati contestati ai minori in ingresso in IPM non scende mai al di sotto del 54% (2021) e nel 2016 evidenzia il picco del 63 per cento". Nell'arco temporale esaminato "i delitti contro la persona incidono sul totale dei reati contestati, in media, per il 14%, con picchi percentuali che oscillano tra il 12% degli anni 2011-2014 ed il 20% del 2021".

Nel Nord-Ovest più denunciati e arrestati -  Nel Nord-Ovest, dalla Liguria alla Lombardia, dal Piemonte alla Valle d`Aosta, si registra il "maggior numero di segnalazioni di minori denunciati e/o arrestati. Nelle regioni del Nord-Est (area che comprende Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto) l'andamento della criminalità minorile è quasi sovrapponibile a quello delle regioni del Nord-Ovest, seppure su un ordine di grandezza inferiore: si evidenzia un trend in aumento nel biennio 2021-2022. Dal 2010 al 2022 si registra un incremento del 33,77 per cento". La media delle segnalazioni annue è pari a 6.545; anche nelle regioni del Centro (Lazio, Marche, Toscana ed Umbria) si rileva un incremento dal 2010 al 2022, seppur più  contenuto (+21,09%). La media delle segnalazioni annue è pari a 5.676". 

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