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Omegle, dopo 14 anni chiude la piattaforma social delle chat anonime: era popolare tra gli adolescenti

Metteva in contatto, a caso, utenti tra loro sconosciuti. "Non era più sostenibile" per via degli abusi e dei costi eccessivi per combatterli

Omegle

Numerose denunce di abusi costano la chiusura a Omegle, popolare sito web di chat online, dopo 14 anni di attività. Omegle metteva in contatto, a caso, utenti tra loro sconosciuti ed era diventato particolarmente popolare tra adolescenti e bambini durante la pandemia di coronavirus. Negli ultimi anni, la piattaforma social era stata menzionata in decine di casi di pedofilia. Sul sito ora compare l'immagine di una lapide e un messaggio, finale, del suo fondatore, Leif Brooks. 

Tgcom24

Il fondatore di Omegle: "Non era più sostenibile"  Secondo Leif Brooks, la gestione del sito "non era più sostenibile né finanziariamente né psicologicamente". Bisogna riconoscere che "diverse persone ne hanno abusato, anche per commettere crimini indicibilmente atroci".

"Non voglio avere un infarto a 30 anni"  Per il fondatore di Omegle "le spese e lo stress per questa lotta" sono "semplicemente eccessivi". Ha poi aggiunto: "Francamente non voglio avere un infarto a 30 anni".

Il messaggio di addio del creatore di Omegle  "Dal profondo del mio cuore - è l'ultimo messaggio di Brooks - grazie a tutti coloro che hanno utilizzato Omegle per scopi positivi e a tutti coloro che hanno contribuito in qualsiasi modo al successo del sito. Mi dispiace così tanto di non aver potuto continuare a lottare per voi".

Finito anche in un'indagine della procura di Milano  Omegle è stato recentemente tirato in ballo in un'indagine della procura di Milano su un presunto caso di adescamento online di minori. Tra gli strumenti utilizzati dagli indagati per avvicinare le vittime ci sarebbe stato proprio Omegle, oltre a Instagram.

Chi ha creato Omegle? Come funzionava?  Omegle era un sito web di chat anonima che consentiva agli utenti di comunicare con sconosciuti senza registrarsi. Il creatore di Omegle è stato il programmatore statunitense  Leif K-Brooks, che ha lanciato il sito nel 2009, quando aveva solo 18 anni. Il suo obiettivo era di creare uno spazio online dove le persone potessero socializzare e condividere interessi senza pregiudizi o limitazioni. Omegle utilizzava un algoritmo casuale per abbinare gli utenti in base ai loro interessi comuni, che potevano essere inseriti prima di iniziare una chat. Il sito offriva anche la possibilità di chattare tramite video, testo o solo audio.

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