Parlamento europeo: "Riconoscere i certificati di genitorialità in tutta l'Ue"
La commissione giuridica dell'Eurocamera ha approvato il suo parere sul progetto di legge Ue sul riconoscimento transnazionale della genitorialità
Il Parlamento europeo chiede di limitare la possibilità per i Paesi dell'Ue di rifiutarsi di riconoscere la genitorialità stabilita in un altro Stato membro. È quanto contenuto in un parere approvato martedì mattina dalla commissione giuridica dell'Eurocamera, con 14 voti, contrari 4 e nessuna astensione, sul progetto di legge Ue sul riconoscimento transnazionale della genitorialità.
Il progetto di legge consente il riconoscimento della genitorialità stabilita in un Paese dell'Ue per garantire che i bambini godano degli stessi diritti previsti dalla legislazione nazionale in un altro Stato membro, in particolare per quanto riguarda quelli di affidamento, mantenimento o successione. La genitorialità continuerebbe a essere stabilita a livello nazionale, ma gli Stati dovrebbero riconoscerla come tale in tutti i Paesi dell'Ue "indipendentemente da come il bambino è stato concepito o è nato".
I deputati hanno convenuto che l'eccezione, inclusa nella proposta, che consente ai Paesi di non riconoscere la genitorialità se manifestamente incompatibile con il loro ordine pubblico, non dovrebbe portare a discriminazioni, ad esempio contro i figli di genitori dello stesso sesso.
Il certificato europeo di genitorialità - Le nuove norme specificherebbero quali tribunali e leggi si applicano nelle controversie transfrontaliere sulla genitorialità e introdurrebbero un certificato europeo di genitorialità (EPC), disponibile in tutte le lingue ufficiali dell'Ue, per facilitare il riconoscimento della genitorialità. Anche se non sostituirebbe i documenti nazionali, potrebbe essere utilizzato al loro posto. I deputati vogliono che sia disponibile sia in formato cartaceo che elettronico e che venga rilasciato entro due settimane dalla richiesta.
Prossimi step - Dopo il voto in plenaria del Parlamento, la decisione finale sarà presa dagli Stati membri, poiché il diritto di famiglia rientra nelle competenze nazionali.
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