Un festival del cinema che unisce l’esperienza del territorio al suo racconto cinematografico. È il Parco Nazionale del Gargano a fare da grande schermo e Monte Sant’Angelo, storicamente terra di transito e attraversamenti lenti, a ospitare la sesta edizione di Mònde, festival del cinema sui cammini.
Escursioni su antiche vie, eremi e siti UNESCO, con il tema di questa edizione andata in scena qualche settimana fa dal titolo “Chiamata all’avventura”. Una spinta a lasciare la propria condizione ordinaria e a cogliere con entusiasmo il cambiamento. Il tutto all’insegna dell’attenzione all’ambiente.
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Come ci ha spiegato Aldo Patruno, Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia: “Oggi la transizione ecologica, la sostenibilità, sono un mantra che ritroviamo ovunque. Il tema della sostenibilità non è più soltanto ambientale ma “integrale”, cioè riguarda economia, società, cultura, turismo. Una sostenibilità che sta nel DNA di Mònde e quindi non è strumentale ad intercettare una moda del momento. È una scelta culturale, è una scelta di filosofia di vita di cui il festival è una declinazione”.
Voci degli strumenti, interviste, testimonianze locali: un festival speciale, perché recupera le radici, ne coglie aspetti inediti, raccontandoli attraverso il cinema.
Come ci ha raccontato Davide Barletti, regista de "Il tempo dei giganti": “Il nostro film parla appunto della più grande fitopatologia che ha colpito il Salento e altre zone della Puglia con il batterio della Xylella, che devastato un intero territorio e attaccato un simbolo. Il cinema nel nostro caso è un campanello d’allarme e l’ambiente penso stia diventando una delle tematiche centrali, per cui non si può più far finta di niente. E quindi ben venga che un festival dedichi una sezione a film su tematiche ambientali”.
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La festa del cinema sui cammini come percorso di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, con una nuova sezione chiamata “Green Screen”, a sottolineare l’indole a chilometri zero.
Ha concluso Luciano Toriello, Direttore artistico di Mònde: “Quest’anno abbiamo cercato di sviluppare questa tematica e, nel farlo, ci siamo resi conto che avevamo già tutti i criteri per raccontare la sostenibilità ambientale, seguivamo già tutte le regole. Anzi, avevamo qualcosa da insegnare agli altri. Dovevamo solo raccontarci meglio. Quest’anno l’abbiamo fatto, anche con l’aiuto di tanti film interessanti”.