UNA DELLE PRIME IN ITALIA

Biblioteca dello Sport a Bergamo, 4mila libri per rivivere le imprese dei grandi campioni

Al posto di una fabbrica di interruttori c'è la "cameretta di ogni bambino ma dieci volte più grande" spiega Paolo Marabini, ideatore della "Nerio Marabini". In mostra anche magliette di calciatori, ciclisti, il fioretto della Vezzali, il biglietto di Italia-Austria di Berlino 1936...

di Sauro Legramandi

© Tgcom24

“Nello sport si vince senza uccidere, in guerra si uccide senza vincere”. Parole e pensiero di Shimon Peres, compianto leader israeliano e premio Nobel per la Pace nel 1994. Parole e pensiero vergognosamente attuali nelle quali potreste fortunatamente imbattervi entrando al civico 29 di via Libertà a Seriate (Bg), sede della “Biblioteca dello Sport Nerio Marabini”. Da quei 180 metri quadrati alle porte di Bergamo anni fa uscivano interruttori elettrici in porcellana. Oggi in quelle quattro mura viene prodotta una luce diversa, quella fornita da oltre quattromila libri dedicati a ogni genere di sport. 

Tra uno scaffale e l’altro decine di cimeli. Sono lì a testimoniare la passione che anima Paolo Marabini, giornalista e uomo macchina dell’intera iniziativa no profit.

Chi era Nerio Marabini -

 Si tratta di un nome molto conosciuto nel mondo dello sport bergamasco e nel ciclismo italiano. Nato a Roma nel 1937, Nerio Marabini ha legato il suo nome (da atleta a presidente) all’Unione Ciclistica Bergamasca 1902, una delle prime storiche squadre lombarde. Le due ruote, la lettura e la scrittura i suoi grandi amori (negli anni Sessanta Marabini scrisse di Felice Gimondi per Il “Giornale del Popolo”). Una passione destinata a non disperdersi grazie al figlio che, cinque anni dopo la sua scomparsa, ha inaugurato nel marzo 2023 la “Biblioteca dello Sport”, collegata all’omonima associazione culturale senza fini di lucro.

“Alla base - spiega Paolo Marabini a Tgcom24- c’è un concetto semplice: voglio mettere a disposizione di tutti libri, cimeli ed esperienze che altrimenti avrei condiviso solo io. Qua dentro ci sono libri miei e di mio padre, volumi che ho letto e che uso per documentarmi professionalmente, testi che raccontano storie di sport incredibili e altri che sono arrivati tramite le donazioni. Mi piace pensare alla Biblioteca dello Sport come alla cameretta di un ragazzino ma dieci volte più grande.” Proprio come nella stanza dei nostri sogni ci sono scaffali pieni di foto e libri, magliette di calciatori e di ciclisti appese al soffitto.

Entrare nell’ex stabilimento di Seriate comporta una sorta di evasione. Fuori i social e la frenesia della vita moderna, dentro quella voglia di sapere e conoscere che ci fa tornare tutti un po’ bambini.

A oggi la “Nerio Marabini” può contare su oltre quattromila volumi, quasi tutti già catalogati. Lo sport viene raccontato davvero a 360 gradi, dalle imprese ciclistiche alla storia della società di calcio di quartiere passando per approfondimenti e romanzi delle grandi firme. Non mancano le raccolte a tema, le raccolte fotografiche o i reportage di Gianni Brera.

Come funziona la Biblioteca di Seriate -

Quella dello sport funziona come una biblioteca qualsiasi: la tessera annuale dà diritto a consultare in loco e a portarsi a casa i libri. Solo in loco si possono ammirare pezzi da collezione come un biglietto originale per la finale olimpica di calcio Italia-Austria a Berlino 1936 oppure il volante usato da Nigel Mansell, la maglia iridata autografata di Peter Sagan, il fioretto usato da Valentina Vezzali, mazze da cricket usate ai campionati del mondo, gli autografi di Gino Bartali, Emil Zatopek, Toni Sailer, Alberto Juantorena. E ancora: la maglia con autografo di Pantani e quella gialla di Pogacar, il pettorale di Paola Magoni...

E ancora: per collezionisti è l’Annuario 1938 de “La Gazzetta dello Sport” dove in copertina sta scritto Anno XVI dell’era fascista. Oppure la collezione completa della rivista “Atletica” e “Atletica Leggera” dal 1960 in poi.

“Qua dentro va tutto il mio tempo libero - confida Marabini - per far diventare la Biblioteca un punto d’incontro di chi ama lo sport. Ho organizzato presentazioni di libri con l’autore, incontri con i campioni, mostre fotografiche, serate a tema aperte a tutti. Altre idee sono in cantiere e tutto viene comunicato attraverso newsletter e sito. Vorrei fare della “Biblioteca dello Sport Nerio Marabini” una casa dello sport, di qualsiasi sport. Vorrei parlare alle scuole e organizzare per loro delle visite guidate”.

 

Roberto Pelucchi e i concorsi -

  Da queste parti sport fa rima con sentimenti. Grazie alla famiglia, Paolo Marabini ha dedicato uno scaffale a Roberto Pelucchi, amico prima e collega poi che adesso chissà quanto legge e scrive da lassù. “Roberto mi ha incoraggiato da subito a portare avanti questo progetto. Gli sarebbe piaciuto veder la biblioteca oggi. Ho voluto rendergli omaggio portando qua un pezzo della sua cameretta con i suoi libri e le sue passioni”.  

Proprio per non gettare al vento quanto seminato da Pelucchi e Marabini senior, la Biblioteca dello Sport pensa ai giovani organizzando un concorso letterario aperto a tutti gli Under 19 d’Italia. Il tema è semplice: “Il mio campione preferito”. Quasi come la traccia di un componimento a scuola. Quasi come l’incipit di un libro di sport.