Ue: "Gli ebrei europei vivono ancora nella paura | Rafforzare le misure di sicurezza, anche "online"
La Commissione europea: "Ebreo, musulmano, cristiano: nessuno dovrebbe vivere nella paura della discriminazione per la propria religione o identità"
"Il picco di episodi di antisemitismo in tutta Europa ha raggiunto livelli straordinari negli ultimi giorni, ricordando alcuni dei periodi più bui della storia. Gli ebrei europei oggi vivono ancora nella paura". Lo scrive la Commissione europea in una nota. "In questi tempi difficili l'Ue è al fianco delle sue comunità ebraiche. Condanniamo questi atti spregevoli nei termini più forti possibili. Vanno contro tutto ciò che l'Europa rappresenta", evidenzia Bruxelles.
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"Abbiamo assistito a una
recrudescenza di episodi e retoriche antisemite nell'Unione europea e nel mondo", osserva l'esecutivo comunitario, menzionando "le bottiglie molotov lanciate su una sinagoga in
Germania, le stelle di David verniciate su edifici residenziali in
Francia, un cimitero ebraico profanato in
Austria, negozi e sinagoghe ebraiche attaccati in
Spagna, i manifestanti scandivano
slogan di odio contro gli ebrei".
"Ebreo, musulmano, cristiano: nessuno dovrebbe vivere nella paura della discriminazione o della violenza a causa della propria religione o della propria identità", sottolinea la Commissione europea, chiedendo di " contrastare l'aumento dell'antisemitismo e l'aumento dell'odio anti-musulmano a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane".
"Disponiamo già di potenti strumenti per affrontare questi incidenti: il diritto dell'Ue criminalizza l'incitamento pubblico all'odio e alla violenza e definisce un approccio comune per contrastare l'incitamento all'odio razzista e xenofobo e i crimini generati dall'odio. Garantirne l'applicazione rigorosa è ora più imperativo che mai", scrive ancora Bruxelles, indicando la necessità di continuare a " rafforzare le misure di sicurezza" anche " online".
Von der Leyen: "Più atroce attacco a ebrei da Olocausto" "Questo è l'attacco più atroce contro gli ebrei dai tempi dell'Olocausto. Pensavamo che non sarebbe mai più potuto accadere, eppure è successo. Di fronte a questa tragedia indicibile, c'è solo una risposta possibile: L'Europa è al fianco di Israele. E Israele ha il diritto di difendersi. Anzi, ha il dovere di difendere il suo popolo". Così si era espressa la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu pochi giorni in terribile attacco di Hamas,
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