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Ucraina, bombardamenti russi su Kherson: due morti e sei feriti | Kiev: 510 bambini uccisi dall'inizio della guerra

Zelensky: "Non sono pronto a parlare con la Russia". Von der Leyen: "A Kiev per l'ingresso nell'Ue, pronto un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia"

Fotogallery - Daghestan, la folla assalta un aereo proveniente da Israele

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La guerra in Ucraina giunge al giorno 620. Due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite in seguito agli intensi bombardamenti russi sulla regione ucraina di Kherson in 24 ore. Lo ha affermato su Facebook Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione militare regionale, riferisce Ukrinform. Secondo l'ufficio del Procuratore generale di Kiev, dall'inizio dell'invasione russa sono 510 i bambini ucraini rimasti uccisi e 1.143 quelli feriti.  Zelensky: "Il conflitto non è in fase di stallo. La guerra in Medio Oriente sta distogliendo l'attenzione dall'Ucraina".  Poi avvisa di "non essere pronto" per i colloqui con la Russia a meno che le sue truppe non si ritirino dal suo Paese, negando che i funzionari occidentali gli avessero parlato di negoziati. Ursula von der Leyen si reca in visita a Kiev: "Sono qui per parlare dell'ingresso dell'Ucraina alla Ue. Siamo pronti a riconoscere i progressi di Kiev verso l'adesione". Poi annuncia: "Pronto un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia".  

  • 05 nov -

    Procura Ucraina: 510 bambini uccisi dall'inizio della guerra

    Sono 510 i bambini ucraini rimasti uccisi e 1.143 quelli feriti dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022. Lo ha dichiarato l'ufficio del Procuratore generale ucraino citato da Ukrinform. Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk.

  • 05 nov -

    Bombardamenti su Kherson, due morti e sei feriti

    Sono due i morti e sei i feriti a seguito degli intensi bombardamenti sulla regione ucraina di Kherson in 24 ore. Lo ha affermato su Facebook Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione militare regionale, riferisce Ukrinform. "Sabato, il nemico ha lanciato 1.000 attacchi, sparando 474 proiettili da mortai, artiglieria, Grad, carri armati, Uav e aerei e anche 12 proiettili contro la città di Kherson", ha scritto Prokudin, secondo il quale l'esercito russo ha preso di mira le zone popolate della regione e un istituto scolastico. In serata, le forze russe hanno aperto il fuoco dalla riva sinistra del Dnipro temporaneamente occupata, prendendo di mira i distretti litorali, secondo quanto riferito da Roman Mrochko, capo dell'amministrazione militare della città di Kherson. "Ci sono esplosioni nel litorale di Kherson. Il nemico spara dalla riva sinistra temporaneamente occupata", aggiunge.

  • 05 nov -

    Zelensky: "Non sono pronto a parlare con la Russia"

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di "non essere pronto" per i colloqui con la Russia a meno che le sue truppe non si ritirino dal suo Paese, negando che i funzionari occidentali gli avessero parlato di negoziati. Gli Stati Uniti "sanno che non sono pronto a parlare con i terroristi, perché la loro parola non conta nulla", ha detto Zelensky a Meet the Press della Nbc. "Devono uscire dal nostro territorio, solo dopo ciò, il mondo può passare alla diplomazia".

  • 05 nov -

    Lituania, altre 450 guardie al confine con la Bielorussia

    Nei prossimi due anni, il numero degli agenti impegnati nel servizio di controllo della frontiera tra la Lituania e la Bielorussia dovrebbe aumentare di circa 450 unità. Lo ha comunicato il comandante della guardia frontaliera del Paese baltico, Rustam Liubayev. Quello tra Lituania e Bielorussia rappresenta uno dei confini esterni dell'Unione europea. Dal 2021, il confine tra i due Paesi è stato ripetutamente oggetto di flussi di immigrazione clandestina che la Lituania considera un'arma ibrida impiegata da Minsk. Le guardie di frontiera lituane hanno respinto circa 21.500 persone, in massima parte di origine mediorientale e asiatica. 

  • 05 nov -

    Cremlino: gli Usa non possono sostenere Kiev all'infinito

    Gli Stati Uniti non possono fornire sostegno all'infinito all'Ucraina e anche in Europa sta crescendo la stanchezza per la situazione al fronte. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista al canale Rossija-1. "Sia in America sia in Europa cresce la stanchezza nei confronti della questione ucraina", ma anche "del regime di Kiev e del peso che hanno posto sulle loro spalle", ha detto Peskov, secondo cui il problema deriva dalla "alimentazione finanziaria del regime ucraino" e dalla fornitura di armi e munizioni. Anche nazioni così potenti dal punto di vista economico come gli Stati Uniti non possono farlo "a tempo indeterminato" e hanno già "molti problemi per conto loro". "Tutto questo a un certo punto si trasforma in un peso inutile che non sono più in grado di sopportare", ha spiegato Peskov. 

  • 05 nov -

    Kiev, oltre 80 scontri sul campo con vittime civili

    Negli ultimi giorni sul campo di battaglia in Ucraina si sono registrati oltre 80 scontri e l'aeronautica militare ucraina ha lanciato quattro attacchi contro posizioni nemiche. Lo ha affermato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento mattutino sulla sua pagina Facebook, riferisce Ukrinform.

  • 05 nov -

    Almeno 20 soldati ucraini uccisi mentre celebravano una ricorrenza

    Almeno 20 militari ucraini sono stati uccisi dal fuoco russo, colpiti mentre festeggiavano la ricorrenza della Giornata dell'artigliere nella regione di Zaporizhzhia. L'attacco ha provocato anche 30 feriti.

  • 05 nov -

    Crimea, l'Ucraina colpisce il cantiere navale di Zaliv

    Le forze armate ucraine hanno danneggiato il cantiere navale di Zaliv, nella Crimea occupata dai russi. Si tratta di una delle più grandi imprese di costruzione navale dell'Europa orientale. Nel 2020, il cantiere di Zaliv ha iniziato a costruire portaerei per la Marina russa.

  • 05 nov -

    Zelensky: "La guerra in Medio Oriente distrae dall'Ucraina"

    "Sì, è chiaro che la guerra in Medioriente sta distogliendo l'attenzione" dall'Ucraina, "questo è uno degli obiettivi della Federazione russa". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa congiunta a Kiev con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

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