Chiara Ferragni fa la sua prima donazione di sangue e con orgoglio posta alcuni scatti su Instagram: "Non abbiate paura", spiega l'influencer in un lungo post: "Tutto il procedimento è veloce e assolutamente non doloroso". A inizio ottobre, dopo essere stato dimesso dall'ospedale, dove era ricoverato da otto giorni a causa di emorragie dovute a due ulcere intestinali, Fedez aveva condiviso un appello dell'Avis a donare. E l'imprenditrice ha prontamente risposto diventando anche lei una donatrice: "Sono orgogliosa di esserlo diventata anche io".
© Tgcom24
La donazione al Policlinico di Milano -
Negli scatti, accanto al post, Chiara Ferragni si mostra stesa sul lettino del Policlinico di Milano intenta a fare la sua prima donazione, poi insieme a medici e infermieri del reparto donazioni. Nel messaggio l'imprenditrice spiega l'importanza di un "piccolo gesto" come quello di donare: "Da tempo volevo diventare donatrice di sangue ed oggi finalmente ho fatto la mia prima donazione. Un piccolo gesto che però tanto piccolo non è: una singola donazione aiuta come minimo tre pazienti riceventi (ogni sacca viene divisa in plasma, piastrine e globuli rossi) ed il sangue donato aiuta anche la ricerca verso moltissime malattie e patologie". Poi incoraggia chi non l'ha mai fatto a seguire il suo buon esempio: "Donare sangue ha dei vantaggi anche verso il donatore: ad ogni donazione vengono fatti diversi screening di medicina preventiva. Si dà per scontato che le strutture ospedaliere abbiano tanto sangue a disposizione ma mi è stato detto che invece spronare la gente a donare è importantissimo perché c’è sempre più bisogno: se avete sempre voluto farlo e non avete mai provato non abbiate paura, tutto il procedimento è veloce ed assolutamente non doloroso". E infine ringrazia tutti i donatori con un riferimento al caso di Fedez: "Grazie a tutti i donatori per aver salvato la vita di migliaia di persone, compresa quella di mio marito. Sono orgogliosa di esserlo diventata anche io".
La grande paura per Fedez e il suo appello a donare -
Dopo essere stato dimesso dall'ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove è stato ricoverato dal 28 settembre all'8 ottobre Fedez ha voluto ringraziare di cuore "tutta la struttura del Fatebenefratelli, il professor Zappa e soprattutto tutti i donatori di sangue" e ha poi aggiunto: "Cercherò in qualche modo di far accendere un riflettore su questo, perché senza i donatori di oggi non sarei qui". Il rapper era stato ricoverato d'urgenza per due ulcere che gli avevano provocato un'emorragia interna, seguita da un nuovo sanguinamento. Nel ribadire tutta la sua riconoscenza per lo staff medico e infermieristico dell'ospedale il rapper, che ha subito delle trasfusioni che, come ha spiegato, gli hanno salvato la vita, ha ringraziato anche l'Avis (associazione Volontari Italiani del Sangue) che "mi ha lanciato un bellissimo appello", come ha detto lui stesso: "a cui rispondo in modo positivo. In queste settimane cercheremo di capire cosa fare per far comprendere l'importanza di donare il sangue".
Fedez ha poi condiviso sui social l'appello di una donatrice Avis, Giulia, che in un video dalla sede di Milano mostra le sedie vuote pronte ad accogliere chi vorrà donare il sangue. "Qui ci sono tante poltrone vuote", spiega: "e abbiamo bisogno di aiuto. Fede, aiutaci perché questa è davvero una cosa importante".
La causa del ricovero -
Come aveva spiegato a "Il Corriere della Sera" Massimo Falconi, direttore dell'Unità Operativa di Chirurgia del pancreas e dei trapianti all'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, che ha asportato al cantante il raro tumore a marzo, un carcinoma neuroendocrino, si è trattato di ulcere anastomotiche. Si tratta di una complicanza rara, spesso immediata e grave, di una chirurgia gastro-duodeno-digiunale. Si tratta di ulcere, spesso causate da un'infezione da Helicobacter pylori o favorite dall'assunzione di antinfiammatori non steroidei".