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Guerra in Ucraina, Putin revoca la ratifica del Trattato sul divieto dei test nucleari | Seul: dalla Corea del Nord missili a corto raggio a Mosca

L'Ue verso nuove sanzioni alla Russia, nel mirino 5 miliardi di euro di scambi. Il Pentagono: "Senza l'aiuto degli Usa vincerà Putin" 

La guerra in Ucraina giunge al giorno 617. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che revoca la ratifica della Russia del Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari. Il trattato del 1996 mette al bando tutte le esplosioni nucleari, compresi i test dal vivo di armi nucleari, ma non è mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave - tra cui Stati Uniti e Cina - non lo hanno mai ratificato. Intanto, secondo Seul, la Corea del Nord potrebbe aver fornito a Mosca anche missili balistici a corto raggio e antiaerei leggeri, oltre ai proiettili di artiglieria, per sostenere la guerra della Russia contro l'Ucraina. L'Ue valuta altre sanzioni alla Russia per circa 5 miliardi di euro di scambi commerciali. Il Segretario alla Difesa degli Usa, Lloyd Austin, avverte: "Senza l'aiuto degli Stati Uniti, Putin vincerà la guerra". 

  • 02 nov -

    La Germania fornirà all'Ucraina altri 25 carri Leopard 1

    La Germania fornirà all'Ucraina altri 25 carri armati Leopard 1A5, finanziati in parte dalla Ucraina. Lo hanno reso noto fonti del governo di Berlino. Oltre ai carri armati, Berlino fornirà a Kiev anche 12 blindati trasporto truppe, due radar per la sorveglianza aerea e cinque droni navali.

  • 02 nov -

    La Lettonia vieta la circolazione alle auto con targa russa

     Il Parlamento della Lettonia (Saeima) ha approvato oggi degli emendamenti alla Legge sulla circolazione che vieta la circolazione agli autoveicoli immatricolati in Russia. La legge stabilisce l'obbligo di reimmatricolazione, entro e non oltre il 4 febbraio del prossimo anno, per tutti gli autoveicoli immatricolati in Russia. Faranno eccezione i veicoli con targa russa solamente in transito nel Paese. Le auto non reimmatricolate ancora in circolazione verranno sequestrate e donate all'Ucraina. 

  • 02 nov -

    Kiev ottimista sulla rapida apertura dei negoziati per l'adesione all'Ue

    Il capo della diplomazia ucraina Dmytro Kuleba si è dichiarato "ottimista" riguardo all'imminente apertura dei negoziati di adesione del suo Paese all'Unione europea. Lo ha detto nel corso di una conferenza sul futuro dell'Europa organizzata a Berlino. "Siamo ottimisti. Abbiamo fatto molte riforme e adottato le leggi necessarie per rispondere alle raccomandazioni di Bruxelles", ha dichiarato alla stampa. 

  • 02 nov -

    Putin revoca ratifica Trattato sul divieto test nucleari

    Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che revoca la ratifica della Russia del Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari. Il trattato del 1996 mette al bando tutte le esplosioni nucleari, compresi i test dal vivo di armi nucleari, ma non è mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave - tra cui Stati Uniti e Cina - non lo hanno mai ratificato.

  • 02 nov -

    Seul: "Pyonyang ha fornito a Mosca missili a corto raggio"

    La Corea del Nord potrebbe aver fornito a Mosca anche missili balistici a corto raggio e antiaerei leggeri, oltre ai proiettili di artiglieria, per sostenere la guerra della Russia contro l'Ucraina. E' la valutazione del Comando di Stato maggiore congiunto sudcoreano, riferita alla Yonhap da un alto funzionario militare. Nel dettaglio, gli esperti di Seul hanno valutato che un totale di circa 2mila container di equipaggiamenti vari e munizioni siano stati spediti dal porto di Rajin a Vladivostok, un numero doppio rispetto ai mille container rivelati dalla Casa Bianca il 13 ottobre citando le immagini satellitari scattate a settembre.

  • 02 nov -

    Mosca: abbattuti sei droni ucraini su Crimea e Mar Nero

    Il ministero della Difesa russo afferma di aver abbattuto sei droni ucraini sulla Crimea e sul Mar Nero. Lo riferisce una agenzia di stampa russa.

  • 02 nov -

    Papa: "Volevo andare sia a Kiev, sia a Mosca"

    "Il secondo giorno della guerra in Ucraina sono andato all'ambasciata russa, ho sentito che dovevo andare lì e ho detto che ero disposto ad andare da Putin se fosse servito a qualcosa" e da quel momento "ho avuto un buon colloquio con l'ambasciata russa". Lo ha detto Papa Francesco nel corso di un'intervista con il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. "Quando io presentavo (la questione) dei prigionieri, io andavo lì e loro li liberavano. Ma il dialogo si è fermato lì. In quel momento mi scrisse (il ministro degli Esteri russo Sergej) Lavrov: `Grazie se vuole venire (a Mosca), ma non è necessario. Io volevo andare da entrambe le parti", ha aggiunto il Pontefice.

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