Dal 24 al 28 novembre

Biennale Milano: una mostra democratica

L'esposizione internazionale di Salvo Nugnes si terrà dal 24 al 28 novembre a Palazzo Stampa di Soncino e nella Milano Art Gallery

Fervono i preparativi per la mostra internazionale Biennale Milano, che si terrà dal 24 al 28 novembre nella suggestiva location di Palazzo Stampa di Soncino (Via Torino, 61), antico palazzo nobiliare sito a pochi passi dal Duomo, e nella storica Milano Art Gallery. L'edizione 2023, organizzata come di consueto dal curatore d'arte Salvo Nugnes, ospiterà artisti provenienti da oltre 46 Paesi che esporranno le loro 800 opere per farsi conoscere da esperti e appassionati d'arte di tutto il mondo.

Una mostra aperta a tutti -

 A testimonianza dell'internazionalità dell'evento, vi prenderanno parte come ospiti numerosi consoli e ambasciatori a sostegno degli artisti provenienti dai Paesi che rappresentano. La manifestazione vede il contributo di grandi nomi del mondo dell'arte e della cultura come lo storico e presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri e il critico d'arte Vittorio Sgarbi. A rappresentanza delle istituzioni saranno invece presenti il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco della città di Milano Giuseppe Sala.

La mostra accoglierà ogni forma d'arte, dalla pittura alla fotografia e dalla scultura all'artigianato. Secondo il curatore Salvo Nugnes, "la città di Milano non è seconda a nessuno, nemmeno a Venezia". Saranno presenti artisti emergenti accompagnati da personalità già affermate: "Voglio creare un'esposizione democratica in cui i più esperti possano sostenere chi ancora non è conosciuto", ha aggiunto Nugnes. A parere dello storico manager di Sgarbi, questo settore resta però ancora chiuso alle donne. "È un campo maschilista, c'è ancora poco spazio per l'universo femminile, ma Biennale Milano non farà nessuna distinzione, né di genere né di età", ha commentato.

L'arte come "una preghiera" -

 La filosofia e la passione di Nugnes si riassumono in poche parole: "Sant'Agostino diceva che chi canta prega due volte, io penso che chi fa arte arrivi addirittura a tre. È una forma di preghiera, una religione che aiuta mente e anima anche in periodi così bui". Biennale Milano sarà un momento d'incontro, "un simposio delle arti", in cui aiutarsi a vicenda e discutere di argomenti che fanno bene alla gente. "Voglio che questa mostra trasmetta un messaggio d'inclusività, al giorno d'oggi si parla troppo di guerra e poco di fratellanza".

La democrazia troverà spazio nelle opere dei giovani talenti, selezionati dal comitato dell'evento in base alle loro capacità e al messaggio trasmesso dalle loro creazioni. "Credo nel potere terapeutico dell'arte, può far passare l'ansia, la paura e le insicurezze che abbiamo dentro: è un detonatore di energia positiva", ha concluso Nugnes.

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