LA PROTESTA

Malta, in piazza contro la corruzione

A La Valletta ancora manifestazioni, dopo la conferma della Corte di Appello della natura fraudolenta della concessione di 3 ospedali a una società privata, decisa, nel 2015, dal governo laburista di Joseph Muscat

© Partit Nazzjonalista

In mezzo alla folla c'era anche la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. A La Valletta, manifestanti e politica sono scesi in piazza per protestare dopo una sentenza che getta una nuova ombra sull’intreccio di appalti e corruzione del governo di centrosinistra. I giudici hanno infatti respinto l’appello presentato dalla Steward Healtcare contro una precedente sentenza di annullamento della privatizzazione di tre ospedali del paese.

Lo scorso febbraio, infatti, era stata considerata fraudolenta la concessione, da parte dell’allora premier Joseph Muscat, a una oscura società con nessuna esperienza nella sanità, la Vitals Global Healthcare Group. Le licenze furono poi acquisite nel 2018 dalla Steward Healthcare. “I maltesi devono avere indietro 400 milioni di Euro mai usati per gli investimenti promessi” tuona l’ex leader del partito di opposizione, il Partito Nazionalista, Adrien Delia. "Il primo ministro Abela deve aprire un caso perché le società coinvolte restituiscano i soldi rubati ai contribuenti" accusa l'attuale Leader del Partito Nazionalista e del Partito di Opposizione Bernard Grech.

Secondo gli inquirenti, il denaro che il governo maltese aveva destinato alla concessione, sono stati usati dagli imprenditori privati per acquistare gioielli, massaggi, abbonamenti personali e tanto altro. I politici che hanno partecipato alla stesura della gara d’appalto hanno ottenuto consulenze. Tra questi anche l’ex premier di centrosinistra Joseph Muscat, dimessosi dopo essere stato travolto dall’inchiesta sulla morte della giornalista Daphne Caruana Galizia.