IL MIO MIGLIOR NEMICO

Benjiamin Mascolo torna con l'album della rinascita: "Ho imparato a domare i miei demoni"

A Tgcom24 l’artista ha raccontato la genesi di "Il mio miglior nemico", uscito il 27 ottobre, arrivato dopo il periodo di dipendenze

di Laura Lesquier

© Ufficio stampa

E' un punto di arrivo e di partenza "Il mio miglior nemico" di Benji. Un disco doloroso, come ha raccontato il cantante a Tgcom24, che gli ha però permesso di lasciarsi alle spalle il periodo di dipendenze per cominciare a scrivere un nuovo capitolo della sua vita. "Ho scoperto di avere dei demoni dentro, un lato oscuro che sto imparando ad accettare", ha dichiarato.

© Tgcom24

Il nuovo album di Benjamin Mascolo -

  Il 27 ottobre è uscito "Il mio miglior nemico”, il nuovo album di
Benji dove viene raccontato in musica e parole tutto quello che è successo negli ultimi anni. Dalla
scissione da Federico Rossi
, con cui formava una band pop che hanno infranto tutti i record, alla fine della relazione con Bella Thorne, fino alla recente pubblicazione del film "After", franchise di successo mondiale.

"Il mio miglior nemico", iniziamo dal titolo. Perché l'hai scelto e quando ti sei accorto che eri tu il tuo miglior nemico?
E' stato un processo lungo capirlo. Fino ai miei trent'anni non mi ero mai reso conto che ero io il mio miglior nemico, spesso quando sbagliavo puntavo il dito su qualcun altro o qualcos’altro. Solo con il tempo mi sono reso conto che sono un ottimo sabotatore di me stesso.

Hai dovuto attraversare un periodo difficile per capirlo...
Sì, ho scoperto di avere dei demoni dentro, un lato oscuro che sto imparando a tenere a bada. Ma oltre a controllarlo, sto imparando anche ad accettarlo. La musica mi ha aiutato molto in questo.

Per anticipare l'Ep il singolo "Sobrio", che significato ha il brano e perché l'hai scelto per presentare questo nuovo capitolo della tua carriera?
Un punto fondamentale per tornare a fare musica è stata proprio la sobrietà. Ho passato momenti difficili anche a causa della mia dipendenza da alcune sostanze. La sobrietà è stata una scelta importante, che mi ha permesso di tornare alla vita che amo, sana e radicata nei miei valori. "Sobrio" è un buon punto d'inizio per far capire la scelta importante che ho fatto.

Nell'Ep hai messo tutto quello che è successo, com'è stato scriverlo? Più doloroso o liberatorio?
Entrambe le cose. E' stato doloroso perché devi rivivere quei momenti e sentirli come se fosse il primo giorno, ma poi diventa liberatorio. E' un viaggio, quando arrivi dall'altra parte sei finalmente libero. Credo che la sofferenza faccia parte del processo di liberazione.

Invece a livello sonoro chi ti ha influenzato maggiormente nell'ultimo periodo?
Sono andato in una direzione più rock e punk-rock, anche grazie alla collaborazione con i Finley. Volevo portare una sonorità più real anche a livello strumentale, anche perché io nasco come chitarrista. Sono partito dalla chitarra e da lì poi ho costruito tutto.

A livello personale come ti vedi, a che punto sei della tua vita?
Sono in un momento molto positivo. Da oltre un anno sto compiendo scelte responsabili a livello umano e non solo. Un passo alla volta sto riscoprendo la mia vita. Dopo quello che ho passato la paura di tornare a fare certi errori rimane e penso sia una paura sana, che debba rimanermi per tutta la vita.

Tra i tuoi fan forse c'è qualcuno che sta attraversando quello che hai passato tu. C'è un consiglio che ti senti di dare?
Faccio fatica a dare un consiglio preciso perché io stesso non ascoltavo quelli dei miei amici e delle persone che avevo intorno. Ho dovuto sbatterci la testa. Posso dire che quello che ho ottenuto l'ho guadagnato solo con il lavoro e la sobrietà, le sostanze mi hanno solo ostacolato. Il motivo per cui ho raccontato la mia storia è proprio per far vedere gli effetti distruttivi che possono avere certi comportamenti. Raccontare una storia è un modo molto antico per veicolare un insegnamento. Il fatto che arrivi oppure no purtroppo sfugge al mio controllo.

Nel tuo futuro c'è solo la musica o ti vedremo di nuovo al cinema, dopo l'esperienza in "Time is Up"? Sicuramente continuerò a fare musica , questo ep è il punto di partenza di un nuovo capitolo. E poi il cinema, che è la mia carriera parallela. A differenza della musica, che è arrivata presto nella mia vita, il cinema l'ho scoperto da adulto e lo sto integrando nella mia vita. Entrambi hanno un ruolo e interagiscono tra loro: quando vivo certe esperienze riesco a raccontarle in musica e viceversa.

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