Finalmente ci siamo. È già passato un mese dall'inizio dell'autunno ma le temperature tipiche di questa stagione in Italia, soprattutto al centro nord sono arrivate solo negli ultimi giorni. Settembre e la prima metà di ottobre sono stati baciati da un sole caldo, la pioggia un lontano ricordo, ma per fortuna il rischio siccità è stato scongiurato grazie alle abbondanti precipitazioni estive.
Come ci ha spiegato Andrea Giuliacci, Meteorologo Meteo.it: “Dopo il mese di settembre che è stato in assoluto il più caldo di sempre nel nostro Paese, anche ottobre ha mostrato notevoli anomalie. Il giorno 9 del resto è stato il caldo per il mese di ottobre nella storia del nostro Paese. Un giorno in cui sono stati stabiliti anche dei record. A Milano, ad esempio, registrata la temperatura eccezionale di 30,5 °C. Ben 10 al di sopra delle medie stagionali. Ma in realtà durante il mese sono stati letteralmente sbriciolati numerosi record, in diverse città italiane. I 30-32 °C sono del resto temperature tipicamente estive, non certo quelle che saremmo abituati ad aspettarci nel mese di ottobre, pienamente autunnale. La conferma che quest’anno la prima parte del mese di ottobre è stata caratterizzata da una lunga e interminabile coda di estate, che ha fatto sentire il suo caldo anomalo da nord a sud, in gran parte d’Italia”.
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Pioggia e vento però servono anche per ripulire l'aria che in Europa resta molto inquinata. Il 98% della popolazione europea respira aria con una concentrazione di PM2,5 oltre la soglia stabilita dall'OMS, l'organizzazione mondiale della sanità. Un problema che colpisce soprattutto i grandi centri urbani ma ancor di più una zona specifica dell'Italia. Stiamo parlando della Pianura Padana, sommersa dallo smog, anche a causa della sua configurazione.
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Ha aggiunto Giuliacci: “Le città del nord Italia sono le più inquinate d’Europa, sebbene ci siano altre località nel nostro continente che inquinano altrettanto se non addirittura di più. E allora come mai questo dato? Il problema è la conformazione della Pianura Padana, che è una valle lunga e stretta, circondata su tre lati da alte montagne. Quindi l’aria tende a ristagnare, come in un enorme catino. E purtroppo il cambiamento climatico sta peggiorando questa situazione, perché sempre più spesso ci porta lunghi periodi con l’alta pressione, che schiaccia verso il basso l’atmosfera e giorno dopo giorno le sostanze inquinanti si accumulano, mentre le piogge vengono tenute lontane. Proprio quelle piogge che potrebbero ripulire l’atmosfera. Ecco allora che il cambiamento climatico davvero sta peggiorando l’emergenza inquinamento nelle grandi città del nord”.
La soluzione è sempre la stessa: invertire la rotta e salvaguardare il Pianeta.