Cosa chiedono alle proprie borse le donne? Che siano funzionali ma anche di tendenza, leggere e capienti, morbide e indistruttibili, di alta qualità ma a un prezzo accessibile. Il modello perfetto esiste: è stato creato da un brand fiorentino specializzato nella produzione artigianale, ha un animo contemporaneo fortemente identitario ed è destinato a durare nel tempo.
Sono borse che si distinguono per eleganza e praticità quelle di Gianni Chiarini Firenze, marchio che fa della qualità dei suoi pellami e del design inconfondibile i propri fiori all'occhiello. Uno dei suoi modelli più famosi è la DUA Bag, pensata per donne dal carattere forte, dalle linee pulite e una forma che la rende immediatamente riconoscibile. Proposta in tre misure - micro, media e standard -, è diventata una vera e propria icona di stile e a presentarla è l'attrice Carolina Crescentini.
Una donna dalla parte delle donne, con un carattere deciso e fonte di ispirazione per tutte. "Non potevamo pensare ad un volto più adatto per dare voce e anima a un progetto in cui crediamo molto e che rappresenta in pieno il nostro Dna", ha spiegato Gianni Chiarini, Presidente e Direttore creativo dell'omonimo brand. È un momento importante e di soddisfazioni per il marchio fiorentino, che ha archiviato il 2022 forte di una crescita del 22% rispetto al 2021, con un fatturato di circa 27 milioni di euro e nuovi obiettivi di sviluppo nel medio termine.
Si tratta di una crescita organica, che tocca significativamente tutti i canali di vendita, a partire dal wholesale, pari oggi a circa l’80% del fatturato aziendale, passando per il retail rappresentato dai flagship store di Milano, Firenze e Tokyo, per chiudere con l’online, quest’ultimo con performance più che triplicate rispetto al periodo pre-pandemico. A mettere a punto la strategia del marchio è il Ceo Ezio Raccichini, già Direttore generale di Gianni Chiarini Firenze, che ha delineato le linee guida sulle quali si baserà l’espansione del brand nei prossimi anni. Oltre al rafforzamento della presenza nei mercati già presidiati, come il Giappone, la Germania e la Spagna, si punta a nuove opportunità negli Stati Uniti e in Asia. "Secondo il nostro piano, stimiamo di raggiungere quota 40 milioni di euro di fatturato in tre anni – spiega lo stesso Raccichini –, incrementando la quota export dall’attuale 40% al 60% atteso. Alla base dell’espansione internazionale, un percorso di rafforzamento della brand awareness mediante valorizzazione delle icone, persistenza comunicativa e investimenti in visibilità nei principali key account europei ed internazionali".