Passano le generazioni, ma “la matematica non sarà mai il mio mestiere” resta un concetto ancora valido.Gli studenti italiani si confermano, infatti, molto poco a proprio agio quando si tratta di ragionare con numeri, operazioni e formule varie. La matematica è in assoluto la materia, tra le discipline principali comuni a tutti gli indirizzi di studi, in cui alla fine di ogni anno si registrano i risultati peggiori. A confermarlo sono i più recenti dati ufficiali diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, relativi agli esiti finali dell’anno scolastico 2021/2022.
Nelle classi superiori - tra il primo e il quarto - ben 1 alunno su 7 (il 14% del totale) dopo gli scrutini di giugno, si ritrova con l’insufficienza proprio lì. Con il fardello di dover rialzare la china negli esami di fine estate per recuperare il “debito” formativo.
Matematica, la materia più "ostica"
Per capire il livello di difficoltà dei ragazzi al cospetto di questa materia, basta osservare il rendimento nelle altre due grandi aree didattiche trasversali: l’italiano e le lingue straniere. Nel primo caso, si arriva all’insufficienza circa tre volte di meno: resta sotto solamente il 5,2% degli alunni. Nel secondo caso, si viaggia su numeri quasi dimezzati: a essere insufficiente, nel complesso, è il 7,8% degli studenti.
Inoltre, anche osservando chi resta sopra la linea di galleggiamento, la media dei voti in matematica è molto più bassa rispetto alle due materie umanistiche. Oltre un terzo degli studenti delle superiori (35,4%) non va oltre il 6 pieno. In italiano e nelle lingue, invece, la platea degli “appena sufficienti” è meno popolosa: rispettivamente il 31,4% e il 30,9% degli alunni. A vantaggio delle fasce di voto più alte.
Tutti a ripetizioni
Non è un caso, dunque, che proprio lei sia la materia più gettonata quando si parla di ripetizioni. Quella su cui si sente l’esigenza più forte di recuperare le lacune. Il cardine del sistema delle lezioni private. Secondo una recente rilevazione di Ripetizioni.it, piattaforma di riferimento in Italia in questo settore, alle superiori ben 6 studenti su 10, tra quelli che nel corso dello scorso anno scolastico si sono rivolti a un docente privato, hanno avuto bisogno di aiuto esattamente in matematica. Quando nelle lingue ci si è aggirati attorno al 20% e in italiano ci si è attestati al di sotto del 10%.
In primo superiore le difficolta maggiori, soprattutto nei "tecnici"
Tornando al report ministeriale, i rischi maggiori di avere sotto al 6 nella disciplina tecnica per eccellenza e, di conseguenza, di essere “sospesi in giudizio” si corrono soprattutto nella parte iniziale del tragitto verso il diploma: in primo superiore la quota di insufficienti sale al 16,6%; sopra la media anche le statistiche relative alla seconda classe (14,9% di insufficienze). Dopodiché le cose migliorano gradualmente: in terzo ad avere un voto inferiore al 6 è il 13,8%, in quarto “solo” il 10,3%.
Ma la vera differenza, almeno in proiezione, la fa la tipologia di scuola che si frequenta. Perché ci sono degli indirizzi killer, che mietono una quantità impressionante di vittime: al primo anno degli istituti tecnici non raggiunge la sufficienza in matematica il 22,1% degli alunni, contro il 18,7% registrato nei professionali e il 12,9% nei licei.
Gli eccellenti sono però sopra la media
Tuttavia, l’Italia è il Paese dei paradossi: infatti è molto più probabile trovare uno studente che conclude l’anno con 10 in matematica che non in italiano o in lingue straniere. Infatti. il massimo dei voti in matematica viene raggiunto da una quota di alunni che, a seconda del grado scolastico, oscilla tra il 2,2% e il 3,8%. In italiano gli studenti eccellenti oscillano tra lo 0,7% e il 2,2%, mentre nelle lingue straniere siamo tra il 2,8% e il 3,1%.